Tavarnelle Val di Pesa, 17 maggio 2012. Un messaggio di speranza liberato in cielo con mongolfiere di carta e palloncini bianchi. Dedicato alle donne del domani. Firmato: le donne di oggi. Nel programma di lavoro della nota regista Barbara Enrichi sarà questa la scena conclusiva del documentario di cui da lunedì sono in corso le riprese: “Variabili femminili. Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni”, prodotto dall’assessorato alle Pari Opportunità dell’Unione comunale del Chianti fiorentino e dal Coordinamento Donne Arci La Rampa di Tavarnelle.
L'ultima sequenza del progetto cinematografico ideato dall'artista toscana e dedicato ai passaggi generazionali del mondo femminile chiantigiano sarà ad alto tasso di coralità. Centinaia le donne invitate a partecipare all'ultimo ciak che sarà girato domani, venerdì 18 maggio alle ore 20, a Tavarnelle in piazza Matteotti. “Più siamo meglio è – dice Barbara Enrichi – più donne saranno in piazza più forte sarà il messaggio e l'augurio per un futuro migliore che lanceremo alle donne di ogni età, un rigraziamento a tutte le donne che hanno reso possibile la realizzazione del documentario, in particolar modo alle quatttordici protagoniste che hanno raccontato e messo a disposizione l'esperienza e la storia del proprio vissuto” .
“Variabili femminili. Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni” si propone di dar voce ai racconti, alle esperienze, alle sensibilità, ai cambiamenti che hanno caratterizzato i percorsi di vita di quattro generazioni di donne, dai primi del Novecento ai giorni nostri, che vivono nel territorio di Barberino e Tavarnelle. Fino a domani saranno intervistate quattordici donne di quattro diverse famiglie in un passaggio di vita che attraversa quattro generazioni. Le protagoniste sono Felida Bandoni, Patrizia Fontirossi, Francesca Fusi, Emilia Marchi, Anna Becucci, Ilaria Micheli, Maria Orfella Mori, Ida Zani, Giulia Mulas, Gloria Mulas, Laura Cavini, Anna Maria Canacci, Antonella Biliotti, Samanta Apostolico.
Il documentario si propone di testimoniare la storia delle famiglie inserite nel contesto del loro territorio e il rapporto delle donne rispetto ai temi del lavoro, della famiglia, delle attività sociali. Come sono cambiati i modi di vita, i luoghi di incontro, i divertimenti; quali sono stati i passaggi di consegna, i compiti, i messaggi trasmessi dalle madri alle figlie, dalle nonne alle nipoti. Il progetto è promosso da Marina Baretta, assessore alle Pari Opportunità dell’Unione dei Comuni di Barberino e Tavarnelle, Anna Canocchi e Anna Canacci dell’associazione Arci Donne Tavarnelle. “L'obiettivo coglie – spiega la regista - con un taglio dinamico e attuale la nonna mentre lavora a maglia, seduta, davanti alla tv, la mamma alle prese con i fornelli, la figlia con le amiche mentre prende un aperitivo in piazza Matteotti.
Tutto deve essere ispirato dalla naturalezza e dalla verità della giornata vissuta dalle nostre interpreti, attrici per caso ma testimoni consapevoli del loro essere donna”. “Fermare il tempo – spiega l’assessore Baretta - con una testimonianza visiva sulla memoria del nostro territorio che faccia leva sulla forza e il ruolo sociale delle donne di Barberino e Tavarnelle, intendiamo valorizzare la storia delle famiglie che risiedono nei nostri territori e raccontare attraverso il raffronto tra le diverse generazioni il modo in cui sono cambiati stile di vita, lavoro, comunicazione, rapporti interpersonali, matrimonio, gestione del menage familiare, volontariato.
A descrivere la storia del territorio, con un viaggio nella vita delle donne, sono quattro famiglie le cui generazioni spaziano dal 1920 al 1985. Il lavoro potrà essere utilizzato come strumento didattico nelle scuole, oltre che diffuso e proposto ai festival”. Il documentario sarà presentato al pubblico nel corso dell’estate