All'indomani del voto nella regione rossa il commento del segretario toscano del primo partito regionale che vede sparire l'antagonista di destra e crescere la rappresentanza civica dei piccoli movimenti. Difesa della Politica rispetto all'Antipolitica, davanti alla crescita di nuovi soggetti 'ibridi' che vanno ad occupare lo scompenso mediatico e partitico all'interno di un contesto sociologico che sta facendo riflettere su più fronti il panorama politico nazionale. Già in fermento le realtà che fanno della politica una professione tra "autocritica" e desiderio di "rifondazione", si guarda con circospezione a possibili alleanze.
Intanto una nuova realtà come il Movimento Cinque Stelle animato, motivato, cresciuto e guidato da Beppe Grillo prepara le basi nei territori da 'conquistare' e, dopo una lunga pausa di silenzio, nascono nuovi Meet-up (i primi vagiti del movimento dei "Grillini" partono da piccole assemblee di quartiere) in varie parti della regione.
Così il consigliere regionale Dario Locci (Gruppo Misto) commenta i risultati dell’ultima tornata elettorale. “L’alto tasso di astensione e il boom dei grillini testimoniano la mancanza di un partito in grado di contrastare la maggioranza Pd. Non andando alle urne o rifugiandosi nel voto di protesta i cittadini hanno dimostrato di non riconoscere ai partiti di centrodestra alcun ruolo di opposizione”. Per quanto riguarda la Lega Nord, Locci parla di “disfatta annunciata”.
“In tempi non sospetti – dichiara - avevo previsto il ritorno a percentuali da prefisso telefonico nel giro di un paio d’anni: ne è bastato uno”. Un risultato “che non stupisce. Il partito in mano a queste persone e con questi metodi non poteva fare che questa fine”. “Non si è capito, per l’inadeguatezza dei dirigenti, l’importanza strategica di fornire alla Toscana uno strumento in grado di contrastare questa società ingessata, senza prospettive – continua Locci – dove il denaro pubblico viene impiegato per alimentare la struttura di potere o dilapidato a caso senza un progetto.
Questo strumento non c’è più, è stato anch’esso dilapidato” Stefano Cristiano, segretario regionale Rifondazione Comunista e Lucia Mango, segretario regionale Comunisti Italiani: "Queste elezioni amministrative, pure nella loro particolarità, ci offrono un quadro preoccupante: il dato dell’astensionismo, in Toscana particolarmente alto, testimonia di un malessere diffuso che, nonostante la incredibile proliferazione di liste civiche, non trova rappresentanza sulle schede elettorali.
Emerge una crescente sfiducia verso il governo Monti e le sue politiche da un lato, e contro i partiti politici dall’altro che si evidenzia anche nel tracollo dei partiti di centro-destra e nel voto ai Grillini i quali raccolgono molti consensi in uscita da Lega e PDL. I centristi risultano essere totalmente ininfluenti sul risultato elettorale, questo conferma il fatto che la Toscana rappresenta un elemento di controtendenza rispetto al quadro nazionale (con il PD che sostiene Monti e pare all’ossessiva ricerca di un accordo con i centristi) portando alla vittoria nei comuni maggiori coalizioni e programmi che rispecchiano il quadro regionale. In questo contesto così difficile il risultato della Federazione della Sinistra assume un grande valore.
Fuori dal Parlamento, accreditati dai sondaggi di numeri da prefisso telefonico, ancora una volta dimostriamo di avere un radicamento ed una forza elettorale importante. La Federazione della Sinistra riesce ad entrare in Consiglio a Lucca, dove si profila un risultato davvero rilevante del centro-sinistra in un comune tradizionalmente di centro e di destra, entra anche nel consiglio comunale di Pistoia, nonché ad ottenere risultati importanti sia a Carrara (con il 7%) che a Camaiore (oltre il 5%), e tutto ciò nonostante la ventata dell'antipolitica, che ha avuto come unico risultato concreto la contrazione della rappresentanza democratica, ovvero la riduzione del numero dei consiglieri comunali.
Come se gli sprechi in politica, fossero da ricercare nell'irrisorio costo di coloro che rappresentano i cittadini e non nella cattiva amministrazione, nella cattiva politica e negli enti di nomina. Certamente il lavoro da fare è ancora moltissimo ma vorremmo ringraziare le compagne ed i compagni che tanto hanno lavorato in questa campagna elettorale, così difficile, povera di soldi ma ricca di idee. Queste elezioni però consegnano alla sinistra una grande responsabilità: il risultato francese e quello greco dimostrano che una sinistra unita, alternativa alle destre e autonoma rispetto alle sinistra moderata, possono ottenere ottimi risultati sul terreno elettorale e, soprattutto, contribuire ad arginare un diffuso malcontento che altrimenti si indirizza pericolosamente verso la destra estrema. A partire dalla manifestazione indetta dalla FDS per sabato 12 Maggio a Roma contro le inique manovre del governo Monti e forti di un risultato elettorale che premia il nostro lavoro, riteniamo che sia vitale rinnovare a tutte le forze della sinistra un invito a lavorare per l'unità, per superare immediatamente le divisioni, e costruire un polo della sinistra antiliberista, del lavoro e dei beni comuni, nell'interesse dei lavoratori de del paese". "Le elezioni amministrative del 6 e del 7 maggio rappresentano non soltanto un voto per i Comuni, bensì un voto per il Paese.
In questa chiave, Italia dei Valori esce indubbiamente rafforzata dall'esito dello scrutinio amministrativo, candidandosi come una forza politica di caratura nazionale capace di determinare l'agenda del centrosinistra e protagonista di una futura alleanza di governo. Sul piano nazionale, infatti, non registriamo soltanto lo straordinario risultato a Palermo di Leoluca Orlando, ormai vicinissimo all'elezione, ma anche l'affermazione di altri sindaci Idv in giro per la penisola e un sostanziale consolidamento del nostro Partito nella maggior parte dei Consigli comunali rispetto alle amministrative del 2007".
Lo dichiara, in una nota, l'on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, commentando i risultati definitivi delle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio. "L'alleanza forzata che sostiene, oggi, il Governo Monti è stata cancellata di fatto dal voto dei cittadini, che hanno così bocciato di un sol colpo la Grosse Koalition targata Alfano-Bersani-Casini e la politica tutto rigore (sulla pelle dei soliti noti, i cittadini) e niente crescita del Governo Tecnico", spiega Evangelisti.
"Dunque, dalla Toscana e dal Paese emerge un netto rafforzamento di quello che noi definiamo il modello "Toscana Democratica", ovvero la coalizione che sostiene la Giunta di Enrico Rossi, costruita sull'asse Pd, Idv, Sel e FedSin, ma non chiusa ad altri contributi. Per questo, siamo convinti, a un anno dalle elezioni politiche, che i tempi siano maturi per ricostruire anche in chiave nazionale questa alleanza di vero centrosinistra, aperta certo a tutte le forze che vorranno parteciparvi con il loro contributo di idee.
Oggi è il momento di disegnare un programma chiaro, di proporre una squadra credibile, di scegliere un leader capace di restituire vitalità e slancio al Paese". "Anche in Toscana - aggiunge Evangelisti - in una tornata elettorale fortemente caratterizzata dall'astensione, il risultato di Italia dei Valori, pur a macchia di leopardo, conferma questa tendenza in una competizione, come le amministrative, che vedono storicamente un Partito di opinione come Idv in difficoltà rispetto a formazioni politiche più strutturate e radicate sul territorio.
E non mancano importanti elementi di soddisfazione. A cominciare da Pistoia, dove in condizioni difficili anche per i rapporti con gli alleati, Italia dei Valori si afferma come seconda forza politica del centrosinistra a sostegno del Sindaco Samuele Bertinelli. Non meno significativi i risultati di Quarrata e Serravalle, ancora nel pistoiese, e l'ottima performance dei nostri rappresentanti nelle liste presentate a Reggello e Rignano, in provincia di Firenze. Un discorso a parte lo merita la sfida di Carrara, dove la prima candidata Sindaco donna di Italia dei Valori, l'architetto Claudia Bienaimé, ha ottenuto il 10% dei consensi in una tornata elettorale segnata da una vasta frammentazione, riscuotendo un ampio consenso personale.
Una vittoria morale, questa, anche per Italia dei Valori, che premia il coraggio di aver voluto puntare su una figura alternativa e indipendente dalle vecchie logiche di potere che - il voto di domenica lo conferma - dominano la città. A Carrara, dunque, Italia dei Valori continuerà a fianco di Claudia Bienaimé la sua battaglia di rinnovamento del gestione dell'amministrazione comunale, candidandosi come opposizione intransigente, sensata e fondata su un programma votato alla difesa dell'ambiente, allo sviluppo del marmo e al rilancio delle peculiarità turistiche e culturali della città". "Certo, un bilancio più preciso sarà possibile farlo soltanto dopo il risultato dei numerosi ballottaggi che, in Toscana (penso a Lucca e a Camaiore) come nel resto del Paese, disegneranno con maggior nitidezza gli equilibri politici in seno alle amministrazioni comunali", conclude Evangelisti.
"Intanto, ci godiamo questo risultato che, a fronte della clamorosa sconfitta di Pdl e Lega, responsabili di anni di scandali e malgoverno a tutti i livelli, rappresentano una vera svolta, e non soltanto in chiave locale. Le elezioni amministrative, dunque, lasciano in eredità al Paese non soltanto il successo del Movimento Cinque Stelle, ma anche l'affermazione del centrosinistra, con la scomparsa del Pdl e il fallimento del Terzo Polo, e - soprattutto - importanti elementi di riflessione in vista delle elezioni politiche del 2013".