134 milioni in meno. È’ questa la differenza tra gli importi erogati dal sistema bancario alle imprese toscane nel biennio 2011-2010. Dai 678 milioni di euro del 2010 si è infatti passati ai 544 dell’anno scorso, pari al 19,8% in meno. Una performance complessivamente assai deludente che non accenna a migliorare nel primo trimestre 2012. Con appena 95.314.726 milioni di euro contro i 143.416.825 del primo trimestre 2011, infatti, il nuovo anno ha fatto registrare un calo del 33,5 %.
I dati, relativi all’attività del consorzio di garanzia ACT, sono stati presentati questa mattina dai vertici di CNA Firenze. Un risultato decisamente negativo a cui hanno contribuito pressoché tutti gli istituti di credito, anche se con qualche piccolo distinguo. CNA Firenze ha stilato le sue pagelle, valutando caso per caso i comportamenti delle banche. Bocciato il Monte dei Paschi di Siena che ha chiuso il 2011 con un – 52,1% rispetto al 2010 ( 78,4 MLN contro 163 MLN) e che, nel 1° trimestre 2012, ha fatto segnare addirittura – 70% ( solo 7,5 MLN contro i 25 del periodo gen – marzo 2011).
Idem per Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio che nel biennio 2011 – 2010 ha erogato il - 31,6% e che ha chiuso il 1° trim. 2012 con - 46,8 %, le BCC (– 33,7% nel biennio, – 41,1% nel 1° trim. 2012), la CariPrato (-12% tra il 2010 e il 2011, – 45,3%, nei primi tre mesi del nuovo anno) e CariParma (-37% la differenza tra 2010 e 2011 e -34,5% nel 2012). Rimandati a settembre il Gruppo Intesa (dopo un 2011 caratterizzato da un + 35,7%, ha chiuso il 1° trim. 2012 con un – 20,1%, passando dai 24,6 MLN di euro dello stesso periodo 2011 a 19,7,) e Cassa di Risparmio Lu Pi Li ( – 23,5% tra i due trimestri, -35,6% il biennio 2011-2010.) Promosse la Banca Carige (+7,9% il primo trimestre 2012) e Artigiancassa (+ 248,3%) anche se, i modesti importi distribuiti ( 5,4 MLN e 4,8 MLN) rendono complicato fare un confronto con gli altri Istituti.
Il Presidente CNA Firenze, Mauro Fancelli, spiega che “Quella di oggi non vuole essere una crociata contro le banche. Sappiamo bene che il mondo imprenditoriale ha assoluto bisogno di averle al suo fianco, giorno per giorno, a maggior ragione in questo difficilissimo momento. Quello che però ci premeva sottolineare è che le banche, hanno chiuso i rubinetti, hanno smesso di fare le banche, mentre le imprese continuano, ogni giorno, a cercare di fare il loro lavoro. È evidente che qualcosa deve cambiare.
Noi speriamo che l’occasione arrivi presto, magari già a partire da domani”. Mercoledì 18 Aprile, infatti, nelle sede dell’Associazione è in calendario un incontro tra le imprese e i referenti di tutti gli istituti di credito che operano sul territorio.