Il 14 luglio 2009 Carlotta Fondelli ed il fidanzato Edoardo Conti attraversavano il viale Amendola a Firenze a bordo di uno scooter, sulla loro sinistra transitava un mezzo della Polizia Municipale a lampeggianti accesi ma con le sirene spente che travolgeva i due scooteristi passando l'incrocio nonostante il semaforo fosse rosso. La tragedia di Carlotta ha toccato e coinvolto numerosi fiorentini per mesi. Uno striscione in ricordo della giovane è rimasto appeso sui viali cittadini, non senza sollevare polemiche da parte di alcuni frequentatori della zona per l'ostentazione del dramma. Il vigile urbano condannato con la sospensione della patente a due anni ed otto mesi per omicidio colposo dalla Corte d'Appello è stato condannato anche in Cassazione, respinti i ricorsi della difesa e della compagnia di assicurazione chiamata a pagare oltre 500 mila euro. "Le parole più belle a conclusione di questa vicenda che ha scosso il cuore di tutti i fiorentini e specialmente di chi ha conosciuto Carlotta e la sua famiglia, sono arrivate dall'avvocato Maresca al termine del pronunciamento della Cassazione: il ricordo di Carlotta resti vivo adesso, fuori dalle aule dei tribunali" queste le parole del consigliere comunale del PdL, Francesco Torselli. "La vicenda di Carlotta - ha concluso il consigliere comunale del PdL - ha scosso inevitabilmente tutta la nostra comunità cittadina e ci ha resi tutti partecipi del dolore dei suoi familiari.
Impegniamoci adesso davvero, tutti insieme, per dare un seguito alle belle parole dell'avvocato Maresca e troviamo un modo per ricordare in maniera serena, ma doverosa, questo angelo rapito troppo presto dalla sua vita terrena".