Lucca- Ecco un nuovo spettacolare e monumentale volume sulla nobilissima Arte dell’abitare in Toscana, lucchesia compresa, un viaggio lungo quattro secoli (dall’Umanesimo al Rinascimento) con oltre 300 immagini di palazzi, ville, torri e castelli, ovvero le più significative tra le 4000 dimore storiche della nostra regione, che in Italia costituiscono il nucleo più importante del patrimonio storico-architettonico privato.Pubblicato da Polistampa in grande formato (pag 303, € 35), il libro è frutto di alcuni anni di ricerche di due giovani architetti specialisti della materia, il lucchese Paolo Bertoncini Sabatini e la fiorentina Emilia Daniele, entrambi docenti di Storia dell’Architettura all’università di Pisa.
La presentazione a Lucca, giovedì 12 aprile, ore 17,30, nell’Auditorium della Fondazione Banca del Monte (piazza San Martino 4).L’iniziativa è promossa dalla Sezione Toscana dell’Associazione delle Dimore Storiche (ADSI), e con le Fondazioni bancarie della Toscana associate all’Osservatorio dei Mestieri d’Arte (OmA): ossia le sei Fondazioni Banca del Monte di Lucca, Monte dei Paschi di Siena, CR Livorno, CR Prato, CR San Miniato e CR Volterra. Tutte istituzioni che da anni collaborano in un’opera di studio e di indagine sulla cultura del territorio.Oltre ai due autori, partecipano all’incontro i presidenti della Fondazione Banca del Monte di Lucca Alberto Del Carlo, di OmA Giampiero Maracchi, della Sezione Toscana di ADSI Niccolò Rosselli Del Turco, il soprintendente per il patrimonio storico-artistico per le province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini Luigi Ficacci, ed Ewa Karwacka Codini, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Pisa.
La novità del volume, spiega Rosselli Del Turco, sta nell’accompagnare il lettore, appassionato, studioso o semplice curioso delle origini del bello, alla scoperta dell'enorme ricchezza e varietà architettonica delle diverse aree di una stessa grande regione. Grazie a 2 saggi e 26 contributi, l'itinerario individuato dagli autori percorre la Toscana da Nord a Sud fra dimore urbane e ville di campagna. Da Pontremoli, nell’Alta Lunigiana, alla Lucca rinascimentale (che conta circa 250 dimore storiche private), da Pistoia a Pisa e da Siena a Firenze, i vari territori regionali sono indagati con attenzione certosina.
Ognuno con un proprio spazio e una propria importanza, con un piccolo dovuto primato alla città di Firenze, pioniera nell’istituzione del prototipo sia del palazzo che della villa ‘moderna’.La caratteristica principale del libro, aggiungono gli autori, è di individuare per ciascun ‘sotto-sistema’ territoriale il periodo storico e il fenomeno artistico che più lo identifica. La lettura di carattere storico-architettonico del patrimonio edificatorio privato non presenta infatti un semplice repertorio di edifici.
A monte di ciascun saggio c'è appunto la ricerca di quei fenomeni peculiari che hanno motivato una fondazione urbanistica e un forte rinnovamento edilizio. Allo stesso tempo, i singoli edifici anziché comparire come esempi isolati, per quanto eccellenti, acquistano rilevanza e significato per il loro appartenere a un fenomeno (storico, sociale, culturale, di politica territoriale) di più ampio respiro.“Tra l’altro”, ricorda il professor Maracchi, “queste dimore non erano solo edifici destinati ad abitazioni, ma erano soprattutto il centro di un’attività economica e sociale che garantiva la sopravvivenza a una comunità locale.
Attorno a una dimora gravitavano, infatti, una serie di vitali attività, da quelle artigiane a quelle agricole’’.