Ort: la colonna sonora del film Metropolis

L'occasione il Concerto del 25 aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2012 22:43
Ort: la colonna sonora del film Metropolis

FIRENZE– Una scelta innovativa caratterizza quest’anno il tradizionale concerto dell’Orchestra regionale della Toscana, organizzato insieme alla Regione per celebrare la Festa della Liberazione del 25 aprile. Sarà infatti eseguita la partitura musicale originale del film Metropolis di Fritz Lang, le cui immagini scorreranno sullo schermo montato per l’occasione al Teatro Verdi di Firenze. A guidare per tutte le due ore e mezzo di proiezione i 55 professori d’orchestra dell’Ort, sistemati in platea a diretto contatto con il pubblico, sarà il maestro Frank Strobel, cui si deve il recupero, il restauro e l’adattamento della partitura originale di Gottfried Huppertz in collaborazione con Marco Jovic per la strumentazione delle parti mancanti. “Un’operazione innovativa e coraggiosa per lo sforzo richiesto all’orchestra e a tutta la struttura dell’Ort, del tutto condivisa dalla Regione – ha sottolineato il presidente Claudio Martini nel conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, alla quale è intervenuto accompagnato dal direttore artistico Giorgio Battistelli -.

Non a caso ha due soli precedenti: il Festival di Berlino del 2010, nel corso del quale fu presentato per la prima volta il materiale inedito del film creduto perduto, e recuperato in una copia a Buenos Aires nel 2008. E il Teatro alla Scala nel guigno 2011”. Simbolo dell’espressionismo tedesco (magistrale è l’uso che Lang fa dello spazio cinematografico), il film muto è non a caso strutturato proprio come un’opera lirica: Prologo, Intermezzo e Furioso. Metropolis è il primo film inserito nel progetto “Memoria del Mondo” dell’Unesco, nato nel 1992 per salvaguardare le opere documentarie più importanti dell’umanità; ed ha ispirato molti film di fantascienza girati successivamente, ma anche musicisti come Giorgio Moroder e Philip Glass fino ai Queen.

Scritto da Lang insieme alla moglie Thea von Harbou, disegna una immaginaria società del futuro dominata da un’oligarchia dispotica, che sfrutta il lavoro di operai rinchiusi nel sottosuolo mentre in superficie domina l’arte e la bellezza. Fino alla rivolta dei lavoratori e ad un lieto fine dominato dal segno dell’amore universale. “Con questa edizione del concerto in occasione del 25 aprile portiamo avanti con l’Ort un’operazione culturale di alto profilo – ha sottolineato nelle sue conclusioni l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti -, nello spirito di un cultura intesa come investimento sulle coscienze di generazioni vecchie e nuove, e non di quello, che pare vigente, di un registro di costi e ricavi economici.

Un modo di festeggiare l’anniversario della Liberazione rispettoso del senso di quella memoria del nostro passato che è fondamentale mantenere viva per mantenere vivo lo spirito stesso del nostro essere una nazione e un popolo. Per questo continueremo a investire in cultura, non per raggiungere obiettivi di equilibri di bilancio, che presi da soli sarebbero semplicemente svilenti. Ma per conservare e sviluppare la capacità di tutti di pensare e saper reagire”. Dario Rossi

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