La giunta Pescini ha approvato la relazione di bilancio di previsione 2012. Tra i punti essenziali il congelamento, per il terzo anno consecutivo, di tutte le imposte relative ai servizi ed agli ambiti comunali: rimangono invariate le tariffe di refezione e trasporto scolastici, le rette degli asili nido pubblici, i tributi dei servizi cimiteriali, la Tosap e la tassa sulle affissioni. “E’ il modo per manifestare – commenta il sindaco Massimiliano Pescini - così, concretamente, vicinanza e prossimità sia alle famiglie nelle loro sfaccettate esigenze sia alle attività commerciali e culturali”. Il fronte delle Entrate, da quest’anno, subisce un rivolgimento, grazie alle introduzioni normative riguardanti la fiscalità locale.
La grande novità è senz’altro rappresentata dalla Imposta Municipale Unica. Solo una parte dei ricavi dell’imposta sulla casa e sul patrimonio entreranno nelle casse dei Comuni, il resto, come stabilito dalla Legge, andrà a rimpinguare le casse statali. “Non contestiamo in alcun modo - dichiara il sindaco - il merito del provvedimento, semplicemente vogliamo essere chiari e trasparenti nei confronti dei nostri cittadini. Una buona fetta della nuova imposta non rimarrà a disposizione della comunità, servirà a fronteggiare l’emergenza finanziaria ed economica attraverso l’adempimento degli impegni assunti dal nostro paese nei confronti dell’Unione Europea e dei suoi organismi politici e finanziari”. L’Imu sull’abitazione principale è pari al 4,6 per 1000; “ricordiamo - dice il sindaco - che questa è una sensibile diminuzione rispetto alla percentuale, il 5 per 1000 dell’Ici prima casa, così come introdotta dal 2005 al 2007 nei nostri esercizi finanziari”.
Contenuti al massimo anche gli aumenti sui fabbricati produttivi e commerciali, stabilendo l’aliquota minima all’8,1 per 1000. Un segnale, quest’ultimo, coerente con la vicinanza alle ragioni del mondo del lavoro. “In un Comune rurale - prosegue il primo cittadino - che conta ben più di 300 aziende agricole, l’introduzione dell’Imu sui fabbricati rurali rappresenta senz’altro una novità di assoluto rilievo; per la prima volta, ed in un periodo di forte contrazione dei redditi e delle vendite dei prodotti agricoli, gli agricoltori si troveranno a contribuire al risanamento dei conti pubblici attraverso un’imposta sul loro patrimonio”.
Sul resto dei fabbricati, la giunta Pescini ha voluto applicare il massimo di differenziazione possibile, nel rispetto dei saldi di bilancio; il massimo consentito dalla legge, 10,6 per 1000, sugli immobili sfitti da più di un anno, il 9,9 per 1000 sulle residenze affittate con contratti di libero mercato, mentre si torna all’aliquota minima presente nel bilancio, 8,1 per mille per le abitazione locate con contratti di affitto concordato o con la forma della locazione gratuita. Per la prima volta dalla sua introduzione, l’addizionale Irpef comunale vedrà completamente esenti coloro che percepiscono redditi inferiori ai 10mila euro.
E’ la risposta dell’amministrazione comunale al disagio diffuso e al progressivo impoverimento di strati sempre più consistenti di popolazione. Inoltre, il fondo per la prevenzione di crisi occupazionali e per i sostegno al reddito, esaurito in vari anni, sarà completamente ripristinato e finanziato nel Bilancio corrente. L’addizionale per i successivi scaglioni di reddito verrà lievemente e progressivamente innalzata. L’obiettivo principale è quello del mantenimento dei servizi sociali ed educativi e del consolidamento nella qualità dei servizi erogati ai cittadini ed alle famiglie.
Dunque aumento della spesa sociale ed educativa, attenzione forte alle manutenzioni ed al verde pubblico, forte vicinanza al mondo variegato dell’associazionismo sportivo, implementazione dei servizi turistici ed ambientali, nuovi progetti di inclusione e sui diritti di cittadinanza. “Non possiamo fare diversamente – conclude il sindaco - se vogliamo sfidare la modernità e le sue conseguenze senza esserne travolti”.