“Concludo oggi la carriera nella mia città, nella mia provincia, nella mia regione ed è un onore per me congedarmi alla presenza dei miei gonfaloni. E’veramente una soddisfazione che forse merita una carriera che mi ha visto in tante zone della nostra Italia combattere per la legalità, per rappresentare degnamente ed efficacemente lo Stato, per affiancare tutte le istituzioni nel raggiungimento del bene comune” . Con queste parole il prefetto Paolo Padoin si è rivolto alle tante autorità civili e militari che stamani hanno presenziato alla cerimonia solenne dell’Alzabandiera e della deposizione della corona al monumento ai Caduti.
“Lascio soddisfatto di quello che ho compiuto in questi quarant’anni – ha proseguito Padoin – lascio una città che durante il 150° anniversario della nostra Unità, ha dato l’esempio non soltanto con le cerimonie ufficiali, ma soprattutto con il comportamento fattivo di istituzioni coscienti e di quello che deve essere fatto per il progresso sociale”. Un’ultima parola il prefetto l’ha voluta spendere per l’Alzabandiera “una cerimonia che anche a Firenze viene fatta normalmente nelle occasioni ufficiali, ma che ho voluto riproporre – ha sottolineato Padoin – perché si ricordi sempre quelli che sono la nostra unità e i principi fondamentali e basilari della nostra costituzione e del nostro Stato in ogni primo giorno utile del mese nelle nostre istituzioni”. (sl)