Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano. Anche per ricordare quella data, oggi presso la caserma "Perotti" di Coverciano, si è svolta una cerimonia militare. Presenti autorità militari e civili tra cui il prefetto di Firenze Paolo Padoin insieme al generale di corpo d'armata, della Guardia di Finanza, Marcello Gentili. Dopo la lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, il generale di divisione dell'Esercito Italiano Antonio De Vita (comandante dell'Istituto Geografico Militare), nel suo discorso, ha ricordato l'importanza storica della data odierna.
Peraltro, l'alto ufficiale ha commemorato i caduti con la deposizione di una corona. La storia del nostro Esercito ha radici molto lontane, ricordiamo ad esempio la data del 18 aprile 1659, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un reggimento detto "delle Guardie". Questo evento segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, organismi propri dello Stato.
Il reggimento "delle Guardie" fu, dunque, il primo reparto permanente d'Europa, precursore dell'attuale Esercito di professionisti.