KORE, la ragazza indicibile: questo il titolo del nuovo lavoro del coreografo fiorentino che sceglie il Teatro della Pergola, uno dei luoghi storici della sua città natale, per condividere con il pubblico le suggestioni derivategli dalla lettura de La Ragazza Indicibile. Mito e mistero di Kore, testo che il filosofo Giorgio Agamben ha dedicato al mito di Persefone; confermando la tendenza della danza contemporanea nostrana di attingere a piene mani dalle atmosfere tratteggiate nei testi letterari, Sieni nella sua Kore dimostra di aver ha subito il fascino della femminilità che emerge dalle righe scritte dal filosofo italiano contemporaneo, tanto da definire esso stesso il libro quale un “manifesto sulla femminilità”. Nella nuova coreografia realizzata da Sieni – in co-produzione con la Fondazione Teatro della Pergola - , Kore compie un viaggio dentro se stessa nel quale incontra figure ancestrali; memore del mito di Persefone (o, secondo i romani, Proserpina), Virgilio Sieni ci presenta una Kore che è, secondo le sue stesse parole, “quella lontananza che declina verso di noi giungendo dal passato per farci vivere la vita stessa”. La danzatrice che impersona la Kore di Sieni, nei suoi movimenti cerca di andare oltre un vocabolario di movimenti già scritto, cercando ciò che la avvicina all’istintività dell’uomo attraverso una pantomima che ci riporta alle memorie del mito della ragazza rapita da Ade e di una madre, Demetra, dea errabonda alla ricerca della figlia perduta.
Ricordando il vagare della donna, la Kore di Sieni è dominata dal tema del viaggio, mostrandoci una protagonista che affronta ben tre viaggi che la porteranno sempre a trovare fascinazione nel passato; il corpo della danzatrice assume, quindi, lo status di luogo nel quale abiteranno contemporaneamente passato e presente La coreografia sarà in prima nazionale martedì 20 marzo al Teatro della Pergola dove resterà fino a domenica 25 marzo. Valentina Passaro