In terra o in muratura, di legno o d’acciaio, in calcestruzzo o in altri materiali, le cupole di tutto il mondo saranno presenti a Firenze per una settimana – dal 19 al 23 marzo 2012 - con il congresso internazionale “Domes in the World”, che vedrà a Firenze, città la cui cupola è un simbolo di eccellenza architettonica conosciuto in tutto il mondo, la partecipazione di architetti ed ingegneri, storici e antropologi, esperti e professionisti di restauro provenienti dai 5 continenti. L’obiettivo dell’evento è creare un’occasione di incontro per organizzazioni internazionali, università, istituti ed esperti in cui scambiarsi conoscenze ed esperienze di ricerca interdisciplinare sul significato interculturale delle cupole, nel passato e nel presente. Il congresso, ideato dalla Fondazione Romualdo Del Bianco®-Life Beyond Tourism® nell'ambito delle proprie attività per favorire il dialogo tra culture e promosso sia dalla medesima Fondazione che dal Dipartimento di Architettura, Disegno, Storia e Progetto dell’Università di Firenze e dal Collegio degli Ingegneri della Toscana, ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, oltre a molti prestigiosi patrocini (tra i quali UNESCO, alcuni Ministeri, istituzioni di ricerca), e vede la collaborazione istituzionale della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze, dell’OPA - Opera di Santa Maria del Fiore e del Centro UNESCO di Firenze. I principali argomenti di discussione saranno la documentazione e la ricerca storica su tipologia, tecnologia e sistemi di costruzione, la conservazione e la pratica di restauro nonché di consolidamento strutturale e quindi il valore simbolico per le società, paesaggi urbani e contesti filosofici, il valore economico e la continuità delle coperture a cupola nell’architettura moderna.
Un contesto, quindi, internazionale ed interculturale che avrà come punto di partenza le cupole non solo dal punto di vista architettonico come espressione di ingegno tecnico ed artistico, ma tutto ciò che esse attraverso i secoli hanno rappresentato, e che tuttora rappresentano, a livello simbolico di identità sociale e culturale. All’Auditorium al Duomo (Via de’ Cerretani 54r) sono attesi circa 200 partecipanti provenienti da 28 paesi di 5 continenti e, sempre nell'ottica di favorire il dialogo fra culture; è prevista la traduzione simultanea in inglese, italiano e russo. La cerimonia di inaugurazione avrà luogo presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze il 19 Marzo alle ore 15.00. Nell'ambito del congresso sono previste - presso varie sedi nel centro storico fiorentino - tre mostre a tema, dedicate alle cupole in terra della Siria, alla Cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore ed alle più belle cupole del mondo, oltre ad un concerto ad accesso gratuito in Cattedrale di Santa Maria del Fiore, la sera del 21 Marzo, direttamente sotto il celebre Cupolone. La Cupola di Santa Maria del Fiore, che si erge magnifica a dominare la città di Firenze, fu progettata e costruita nell’arco di un ventennio, dal 1417 al 1436.
All’indomani del suo completamento, sedati i rumori del cantiere e passati a miglior vita i suoi protagonisti, la storia della poderosa mole si ammantò di mistero. Molti pensarono che le tonnellate di pietre e mattoni, posati in forme così leggiadre sopra le teste dei fiorentini, fossero tenute insieme da una forza misteriosa, il cui “segreto” aveva seguito Filippo di Ser Brunellesco nell’oltretomba; altri credettero, più tardi, di aver trovato il lume della verità e balzarono agli onori della cronaca con ambiziose teorie e deduzioni.
Ma nessuno di loro ebbe in mano un rilievo attendibile, una sezione reale che raccontasse in modo preciso l’esatta configurazione spaziale della Cupola. Nessuno di loro poteva ruotare davanti ai propri occhi un modello tridimensionale della Cupola con l’esatta geometria degli sproni, delle vele e della disposizione intrinseca dei filari dei mattoni al fine di misurarne angoli e distanze. Con le tecniche attuali è stato possibile costruire i modelli geometrici delle teorie elaborate dai vari studiosi.
Esse sono state riprodotte al computer; questo ha permesso di ottenere per ciascuna teoria un modello virtuale della Cupola, come se questa fosse effettivamente realizzata. I risultati ottenuti sono estremamente interessanti; tutte le teorie elaborate dagli studiosi nel corso dei secoli forniscono lo stesso identico modello geometrico (a parte pochissime teorie)Il risultato è di estrema importanza poiché dimostra che tutti gli studiosi, pur con parole diverse, hanno dato, in maniera indipendente ed inconsapevole, la stessa risposta allo stesso problema.
Questi confronti fra le varie teorie fanno prevedere che siamo vicini alla conoscenza della tecnica costruttiva elaborata dal Brunelleschi. Per dare una risposta definitiva, occorre vedere se l’oggetto ottenuto con le varie teorie corrisponde all’oggetto reale. Questo è stato possibile soltanto con un’indagine mirata e precisa su alcuni aspetti peculiari della Cupola. Durante le indagini è emerso che i precedenti studi sulla Cupola spesso non sono stati approfonditi in maniera adeguata.
A volte gli studiosi si sono limitati ad una visione superficiale di particolari della costruzione che, invece, si possono rivelare estremamente interessanti. IL PROGRAMMA DI RICERCA È STATO: Tomografia dell’intradosso della Cupola interna Indagini con onde elettromagnetiche dell’intradosso e dell’estradosso della Cupola interna e della Cupola esterna Indagini con campi elettrici per approfondire le indagini di tipo elettromagnetico Indagini con onde elettromagnetiche dell’intradosso e dell’estradosso della Cupola interna e della Cupola esterna Rilievo fotogrammetrico con teodolite a raggio laser dell’intradosso della Cupola interna e dell’estradosso della cupola esterna Elaborazione del rilievo fotogrammetrico con i metodi di restituzione tridimensionale elaborati dai Proff.
R. Corazzi e G. Conti Studi teorici sui modelli matematici e geometrici delle varie teorie Rilievo con il laser scanner Indagine geo-radar su alcune parti dell’estradosso della vela interna Prove tomografiche su alcune parti dell’estradosso della vela interna Rilievo fotogrammetrico con teodolite a raggio laser dell’intradosso della Cupola interna e dell’estradosso della cupola esterna. La mostra propone la Cupola di Santa Maria del Fiore – la sua storia, le indagini che hanno permesso di accertarne la composizione dei materiali, l’aspetto strutturale e materico e la geometria che il Brunelleschi ideò per realizzare tale opera.
Sono illustrati i procedimenti adottati e le tecnologie più avanzate che hanno permesso di indagare l’interno delle due cupole di cui è costituita l’opera: indagine laser scanner, georadar, tomografia, endoscopia, metal detector, ricerca della geometria della matematica, confronto tra le varie indagini e su un modello e sulla rondella di Staggia. LA MOSTRA PREVEDE: Lo stato di avanzamento delle indagini prima descritte I modelli di macchine ideati dal Brunelleschi. Filmati in cui sono mostrate le caratteristiche della Cupola e il funzionamento delle principali macchine Immagini fotografiche storiche ed attuali dei punti più suggestivi della cupola.
Immagini della cupola di S. Pietro. Immagini di cupole moderne. I modelli della Cupola del Brunelleschi, Sant’Ivo alla Sapienza di Roma, la Cappella Pazzi e S. Spirito di Firenze, e immagini di altre cupole. La Loggia del Porcellino di Firenze. Cupole in terra in Siria. Una cultura architettonica dell’incertezza Mostra a cura di Saverio Mecca e Letizia Dipasquale Fotografie di Luca Lupi Firenze, Palazzo Medici Riccardi (Via Cavour 3) 17 - 24 Marzo 2012 (tutti i giorni, escluso mercoledì, dalle 9.00 alle 18.30) Mostra organizzata in collaborazione con la Provincia di Firenze, all’interno del Congresso Internazionale “Domes in the World” che si svolge a Firenze dal 19 al 23 Marzo 2012, promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco® - Life Beyond Tourism®, dal Dipartimento di Architettura - Disegno, Storia e Progetto dell’Università degli Studi di Firenze e dal Collegio degli Ingegneri della Toscana. Oltre l’architettura L'architettura può dare forma a impulsi invisibili e ai ritmi della vita, esprimendo il potere 'magico' che è presente in tutti gli elementi della natura.
L'architettura è un processo che dà senso e struttura, organizza e compone in modo sistemico diverse energie correlate, in un insieme materiale e culturale. La manifestazione fisica dell’architettura è sempre un’espressione di tensione, che prende ciò che è invisibile e immateriale e lo rende visibile e umano. Questa tensione si può percepire nelle cupole di villaggi siriani, e nelle cupole di pietra a secco di tutte le regioni del Mediterraneo. Le costruzioni a cupola rappresentano un patrimonio culturale e architettonico che si è generato nelle regioni della Siria ed è stato condiviso fra Oriente e Occidente nel corso di migliaia di anni.
In particolare, le false cupole in mattoni di terra cruda in aggetto dei nostri villaggi rappresentano un'antica tradizione costruttiva, che ha prodotto architetture tradizionali e habitat rurali e urbani. La presente mostra, basata sui risultati del progetto “Coupoles et habitats. Une tradition constructive entre Orient et Occident” (finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Cultura 2000), propone un’analisi e una documentazione originale di questo paesaggio culturale e architettonico unico.
I risultati di questo progetto hanno lo scopo di comunicare a tutto il mondo questo straordinario patrimonio architettonico e culturale, notevole dal punto di vista architettonico e antropologico. Le cupole in terra testimoniano un patrimonio tangibile e intangibile, un modo di vita e un insieme di conoscenze tecniche appartenenti a una diversità culturale che questo progetto ha studiato sistematicamente. La cultura architettonica siriana delle qubab (false cupole) è ricca e varia: le abitazioni a cupola in Siria, la maggior parte realizzate in terra cruda, si possono trovare a piccoli gruppi o in grandi villaggi composti da centinaia di cupole Nonostante le costruzioni a cupola in terra della Siria rappresentino una delle particolarità più interessanti dell'architettura tradizionale, e un’importante testimonianza di un patrimonio comune nel bacino del Mediterraneo, si sono rilevate all’inizio della ricerca solo pochi studi su questo tema, e profonde lacune nelle conoscenze tecniche su questa pratica costruttiva. Questo progetto di scambio culturale e scientifico, focalizzato su un approccio fortemente multidisciplinare, è stato attuato in collaborazione tra la Direzione Generale Siriana delle Antichità e dei Musei della Siria, responsabile della Cultura e del Patrimonio, e un gruppo di istituzioni europee specializzate con profili e competenze complementari.