Una volta ottenuti, se capita che non servano più non c’è verso di farli ritirare. O, per lo meno, non in tempi congrui. Da Firenze ma non solo, le lamentele fioccano sulla scrivania del Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (Pdl): «In molti mi segnalano i tempi biblici delle Asl nel recupero di letti con materassi antidecupito, con le sponde, o altri ausili che il cittadino non ha modo di trasportare personalmente alle Asl stesse. E allora la domanda è: e chi ne ha bisogno? Perché deve aspettare subendo queste lentezze? Alcuni di questi ausili possono essere sterilizzati e riutilizzati, perché dover far aspettare chi ne ha bisogno o comprarne di nuovi quando alcuni sono riutilizzabili?» E allora, ecco che da Mugnai è partita l’interrogazione con cui chiede all’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia mi mettere per iscritto dati, tempi e tipologie degli ausili distribuiti e ritirati. «Sono arrivate al sottoscritto – scrive l’esponente del Pdl nel suo documento – segnalazioni da parte di cittadini che lamentano la lentezza del ritiro di ausili medici, come i letti a sponde con materassi anti-decupito.
Spesso accade che, anche purtroppo a seguito del decesso di un congiunto, i familiari non hanno la possibilità di trasportare alla Asl i suddetti ausili che, invece, potrebbero servire ad altre persone soprattutto anziane. I tempi di ritiro da parte delle Asl sono lunghi e risulta ad esempio che alla Asl 10 di Firenze il Reparto Ausili di Viale Michelangelo avrebbe tempi di circa due mesi». Troppo lunghi, per chi magari aspetta di ottenere quello stesso ausilio per ricavarne un po’ di ristoro alla propria malattia.
Per questo Mugnai domanda alla Regione di sapere nel dettaglio «quanti e quali ausili vengono solitamente ritirati dalla Asl di Firenze e dalle altre aziende toscane» e «i tempi di ritiro degli ausili da parte delle Asl toscane».