Ammonta a 500 mila euro, ripartiti in tre anni, la cifra destinata all'attivazione di 250 borse lavoro per l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nei comuni della Provincia di Prato. Le risorse per questi finanziamenti arrivano dai 25 milioni per la crisi del distretto. Il protocollo d'intesa è stato firmato da Comune di Prato, Provincia di Prato, Società della Salute, Centro per l'impiego, tutti i comuni della Provincia di Prato, la Asl 4 e l'Uepe (Unità esecuzione penale esterna) di Firenze.
Lo scopo è quello di istituire percorsi individuali di inizializzazione sociale e accompagnamento al lavoro di persone svantaggiate e/o a rischio di emarginazione sociale. Per accedere è necessario contattare la rete dei servizi sociali dei Comuni. "Queste borse lavoro - ha dichiarato l'assessore alle Politiche sociali Dante Mondanelli - sono una buona notizia, e possono rappresentare un momento di "respiro" in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo. Desidero ringraziare in maniera particolare il sindaco Roberto Cenni, per l'impegno e la caparbietà con cui ha chiesto al governo l'arrivo dei 25 milioni per la crisi del nostro distretto.
Un grazie anche alla Provincia, e in particolare al vice presidente Ambra Giorgi, per la collaborazione dimostrata in ogni occasione. Il Comune di Prato - ha concluso l'assessore - sta già portando avanti altre borse lavoro a cui queste vanno ad aggiungersi. Nel 2011 ad esempio ne sono state attivate 351 per un costo di circa 250 mila euro e 54 sono stati i rapporti lavorativi che si sono stabilizzati". Le risorse a disposizione dei Comuni della Provincia di Pistoia saranno di circa 150 mila euro e per i Comuni della Provincia di Firenze di circa 170 mila euro, nell'arco dei tre anni. "Abbiamo cercato - ha dichiarato il vice presidente della Provincia di Prato Ambra Giorgi - di considerare uno spettro più ampio possibile di soggetti idonei alle borse lavoro.
La crisi che sta colpendo il nostro Distretto sta provocando l'insorgere di nuove povertà e di situazioni di emarginazione in stati sociali che fino a poco tempo fa erano normali. Il nostro intento è quello di venire incontro a chi vive questo tipo di difficoltà. Dei 25 milioni arrivati a Prato ne sono rimasti circa 4 e stiamo lavorando per poterli destinare nel miglior modo possibile, cercando di tutelare i pensionandi dell'area di crisi".