Un avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta è stato recapitato al sindaco di Prato, Roberto Cenni, in merito all'attività di amministratore Sasch, nel periodo precedente al 2009. A seguito dell’informazione di garanzia che il sindaco dichiara: "Pur con l’amarezza del momento sottolineo che l’atto deriva dai ruoli che ho ricoperto in passato in Sasch. Sono disponibile a fornire tutti i chiarimenti del caso. Ritengo che Sasch abbia operato correttamente e continuerò il lavoro di sindaco con tutto l’impegno e la determinazione che sono necessari per l’amministrazione della città”. Salvo Ardita (Segretario provinciale Idv): "E' successo quello che l'Italia dei Valori aveva già denunciato tante volte in passato.
La situazione patrimoniale dell'imprenditore Roberto Cenni era incompatibile con il ruolo di sindaco dello stesso Cenni perchè la situazione patrimoniale della Sasch parlava di un possibile fallimento già prima dell'entrata in politica dello stesso suo azionista di riferimento. L'avviso di garanzia che oggi il sindaco Cenni riceve è solo la diretta conseguenza di quello che era già palese. Premessa la presunzione di innocenza che deve essere garantita a tutti coloro che si trovano sotto procedimento penale e prima di una sentenza, ciò non toglie che questo avviso di garanzia per un reato così grave nei confronti del primo cittadino gli imponga di fare un immediato passo indietro perchè incompatibile con il ruolo assunto e per non mettere ulteriormente in imbarazzo una intera città. Ci auguriamo che il buon senso di Roberto Cenni prevalga sugli interessi politici di parte e che sappia quantomeno rappresentare oggi l'intera città con un gesto che sarebbe meritevole: le dimissioni".