“Evoluzione della specie2” Venerdì 9 Marzo: Firenze Fnac Centro Commerciale I Gigli alle ore 18.30 Scritto e arrangiato dalla stessa Dolcenera che realizza la maggior parte delle canzoni in co-produzione con Roberto Vernetti e le altre autonomamente con la collaborazione di Alex Trecarichi, questo album è l’ultima tappa del percorso artistico della cantautrice che sin da suoi esordi si è caratterizzato per la continua ricerca e sperimentazione musicale. La versione originale dell’album, pubblicata lo scorso maggio, conteneva 11 tracce (più una bonus track disponibile nella versione dell’album per iTunes) e viene arricchita oggi da altre 4 tracce: il brano in gara al Festival di Sanremo “Ci vediamo a casa”, i due inediti “Un sogno di libertà” e “Sarà un giorno bellissimo” e il duetto con il rapper inglese Professor Green “Read all about it (Tutto quello che devi sapere)”. L’album è dominato dalla ritmica, con elementi di elettronica, per un sound pop-rock dal respiro internazionale.
La cantautrice salentina, infatti, dopo anni di pianoforte e clarinetto, ha lungamente studiato la batteria e ha scritto i nuovi brani partendo dalle ritmiche. “La passione per la ritmica e l’ascolto di tanti album degli anni ‘70, ma anche di quelli attuali di band francesi, inglesi e di Brooklyn, mi hanno spinto a studiare la batteria – queste le parole di Dolcenera per spiegare la sua svolta stilistica – Il rapporto con la batteria è stato talmente avvincente che è cresciuto in pochi mesi in modo esponenziale e ha modificato il mio modo di ascoltare la musica, puntando assiduamente il centro dell’attenzione del brano sulla ritmica, batteria e basso”.
Registrato dal vivo insieme alla band, il disco è stato volutamente trattato nella fase di missaggio come se le registrazioni fossero state programmate al computer, seguendo l’idea di trovare un sound anche destrutturandone un altro: così il suono registrato di uno strumento è stato poi trattato in fase di missaggio come fosse formato da campioni digitali a volte compressi con il sidechain o mescolati al suono di un synth; anche il modo di cantare è stato pensato, già in fase di scrittura delle canzoni, con la voce che doveva restare quasi implosiva, a tratti meccanica, comunque emotiva, ma allo stesso tempo distaccata come se fosse una voce narrante, che poteva urlare ma senza lamentarsi. Se dal punto di vista musicale “EVOLUZIONE DELLA SPECIE” e la nuova edizione dell’album sono un’incursione nel mondo dell’elettronica, dal punto di vista concettuale le tracce raccontano la voglia di vincere la paura del futuro e la volontà di creare una nuova epoca, nonostante un diffuso stato di precarietà in cui si riconosce anche la stessa cantautrice: “la voglia di vincere la paura di questo povero e bistrattato futuro percorre tutto l’album, a volte in via incidentale, a volte in modo più predominante fino a diventare un grido.
Questo futuro talmente raccontato che sembra aver perso la sua imprevedibilità. E per una precaria come me è un allontanarsi dalla speranza”, spiega l’artista.