Da più di due anni gli educatori delle Cooperative Di Vittorio e L’Agorà, che svolgono il servizio di assistenza educativa scolastico e domiciliare, in appalto dal Comune di Firenze, hanno dato vita a diverse iniziative di lotta per protestare contro le loro condizioni di lavoro. È un lavoro qualificato, ma sottovalutato, con orari usuranti, che viene svolto con professionalità da oltre 300 educatori ed educatrici nel comprensorio cittadino.
Dopo una partecipata assemblea sindacale del dicembre scorso hanno ricevuto da parte dell'ente committente promesse circa l’avvio di una trattativa. Le richieste sono:
• Gli appalti attualmente in atto sono prossimi alla scadenza (se non già scaduti, come nel servizio domiciliare, già interrotto da dieci giorni per gli educatori a tempo determinato); • Il contratto attualmente in vigore prevede una sospensione nei mesi estivi; • Quest’anno chi lavora nelle scuole superiori, o negli asili nido ha visto iniziare il suo servizio con 10 giorni di ritardo.Per chiedere che la trattativa si avvia decisamente, per vedere riconosciuta la dignità del lavoro, saranno in piazza lunedì 27 febbraio alle ore 16:30, davanti a Palazzo della Signoria.Decine di Educatori ed educatrici sono stati costretti a rinunciare a una fetta importante del loro salario; • Nelle scuole superiori peraltro c’è una incertezza anche riguardo a chi sarà il prossimo committente, visto il “conflitto di responsabilità” fra il Comune e la Provincia di Firenze.