“Gli effetti della crisi economica hanno ripercussioni importanti in tutta la provincia di Grosseto, ma c’è una peculiarità del territorio, quella dell’industria agroalimentare, che dovremo tenere presente in vista della definizione delle prossime politiche regionali”. Lo ha dichiarato Paolo Marini (Fed. Sin-Verdi), presidente della commissione Emergenza occupazionale del Consiglio regionale, al termine dell’incontro con la Provincia di Grosseto e le parti economiche e sociali.
L’incontro, che si è svolto nella sede della Provincia, aveva l’obiettivo di fare il punto sulla situazione di crisi ascoltando, da chi opera sul territorio, le richieste più pressanti e le valutazioni sull’impatto delle politiche regionali fin qui adottate per affrontare la difficile fase economica. “Il settore dell’industria agroalimentare”, ha spiegato Marini, “vive un momento di crisi particolarmente difficile e ciò che è emerso è che non ci sono aiuti specifici per far fronte ai problemi.
Il Consiglio e la Giunta regionale dovranno lavorare per dare risposte positive a questo settore strategico”. Dagli amministratori provinciali e dalle categorie economiche e sociali, al di là delle vertenze aziendali ancora aperte, è venuto un giudizio sul lavoro del Consiglio regionale. “La nostra campagna di ascolto, che segue quella svolta tra il 2010 e il 2011 insieme con la commissione Sviluppo economico”, ha aggiunto Marini, “è stata molto apprezzata, perché viene vissuta come un momento che può migliorare la fase della concertazione tra i territori e il livello regionale.
Solo attraverso questo confronto, infatti, sarà possibile orientare le scelte regionali sulla base dei bisogni dei singoli territori”. Preoccupazione, invece, è stata espressa circa il superamento della Province. “Ci si chiede”, ha commentato Marini, “chi si occuperà delle vertenze aziendali locali e della gestione delle politiche per la formazione professionale. È un punto su cui anche la Regione dovrà aprire un’attenta fase di riflessione”. Secondo il consigliere Marco Spinelli (Pd), “gli incontri della Commissione sono utili per dare continuità a una stretta relazione tra territori locali e livello istituzionale regionale, senza la quale è difficile immaginare di affrontare una crisi economica e occupazionale che non si risolverà in fretta”. Nel pomeriggio la Commissione ha anche visitato la Yacth service di Marina di Scarlino, dove ha incontrato sia l’amministratore delegato che le organizzazioni sindacali e la Rsa del cantiere navale.
Il cantiere, che conta 20 dipendenti, sta attraversando un periodo di grande difficoltà. “La crisi”, ha spiegato il presidente della Commissione Marini, “sta interessando un po’ tutti i cantieri regionali. Gli ordini per la costruzione di barche e yacth sono ovviamente diminuiti. I lavoratori e i sindacati ci hanno segnalato, però, un problema aggiuntivo”. Negli ultimi tempi, infatti, sta progressivamente diminuendo il numero di barche in acqua nei porti turistici a causa della tassa introdotta di recente dal governo Monti.
“Che tutti paghino le tasse e che si tassino beni di lusso è sacrosanto”, ha commentato Marini. “Serviva, forse, modulare meglio questo intervento. Le barche ormeggiate in Italia si stanno spostando in Spagna, dove non esiste tassazione, e questo comporta ricadute anche sui cantieri che non solo costruiscono natanti ma si occupano anche della manutenzione”.