Si è parlato abbondantemente, ma ancora con poca certezza, di cosa sia accaduto all'interno della Costa Concordia adagiatasi in mare davanti all'Isola del Giglio e diventata una carcassa di morte. Si è parlato di cosa le è accaduto attorno, delle persone che l'hanno condotta fino a lambire le coste toscane, delle persone che l'hanno abbandonata in maniera più o meno lesta, di chi a distanza di giorni è andato a 'visitarla'. Dopo più di un mese però la nave è ancora lì. Per quanto la situazione sia delicata, per quanto complicate siano le operazioni volte a mettere in sicurezza il carburante ed il contenuto della nave, nel mondo è rimbalzata la perplessità che qualcosa potesse essere fatto per tempo.
C'è chi dopo alcune settimane si è domandato se non fosse possibile arpionarla a qualche scoglio, erano i giorni in cui si misuravano ad ogni ora i centimetri di scivolamento verso l'abbisso, il tratto di mare sottostante che presenta una depressione geologica maggiore. Adesso dalle ultime immagini divulgate sembrerebbe emergere una situazione ancor più critica, tutta la nave da crociera della Costa sarebbe in equilibrio su una punta di scoglio. Gabbrielli, il commissario straordinario inviato per l'emergenza parla di una condizione da verificare, ed annuncia la partenza di una operazione ad hoc rivolta a scandagliare il ponte 4 dove potrebbero ancora trovarsi corpi di passeggeri ancora mancanti dalle liste ufficiali dei riconosciuti.