La settima edizione della manifestazione che, ormai dal 2007, porta la danza tra la gente si apre con i migliori auspici: segno che il tempo, a volte, affina, migliora e arricchisce le cose. La kermesse toscana, infatti, anche quest’anno incanterà il pubblico della danza grazie a un caleidoscopio di iniziative tutte interessanti, che coinvolgono sia l’allievo agli esordi che il professionista, senza tralasciare chi la danza non la pratica, ma la apprezza e la segue da semplice spettatore. A “Dif 2012” ce n’è davvero per tutti i gusti: passeggiando tra vari i padiglioni allestiti per la fiera, infatti, anche quest’anno si può “sbirciare” nelle aule mentre insegnanti come Polina Semionova (étoile di calibro internazionale) impartiscono le loro lezioni ad allievi di tutte le età; oppure, tra gli stands dei vari espositori (grandi nomi di aziende italiane e internazionali del settore anche quest’anno hanno scelto Danza in Fiera), si può incontrare il beniamino visto in un reality televisivo e, magari, strappargli una foto o un autografo.
E cosa dire delle tante iniziative a cui può assistere anche chi non indossa calzamaglia e scarpette? Dai convegni agli incontri, dalle rassegne agli spettacoli e agli eventi speciali; anche il pubblico, quindi, è al centro del programma di quella che non è mai stata soltanto una fiera, ma un evento a tutto tondo sul mondo del ballo. I danzatori sono davvero al centro di Danza in Fiera che, così come ha sottolineato nella conferenza stampa Francesco Ventriglia (direttore del Maggio Danza), porta le realtà nascoste dietro scarpette e paillettes allo scoperto, presentando, anche a chi non le conosce, le problematiche legate a questo mestiere.
L’evento dà ai giovani, più o meno talentuosi, anche l’opportunità di “farsi vedere” e, magari, di trovare l’ingaggio tanto sperato: basti pensare che, accanto alle tantissime lezioni-audizioni che importanti compagnie italiane e straniere tengono nell’ambito della fiera, sono state organizzate decine di gare, attraverso le quali giurie tecniche scovano i nuovi talenti della danza, anche tra i più giovani (come nel caso del concorso “Smuthie Dance Colours”). Da sottolineare la nascita di una novità assoluta: “Show On”, il “Facebook della danza”; si tratta di una piattaforma social che ruota intorno al mondo della danza, riunendo gratuitamente e senza limiti territoriali tutti coloro che fanno di quest’arte la loro professione o la loro passione; proprio su “Show On” (sul quale sarà possibile anche caricare dei video) si terrà il primo talent show on line condotto da Raffaele Paganini che traghetterà ventiquattro danzatori verso la conquista del tanto anelato ingaggio in una compagnia professionale di danza. La straordinarietà di un evento come Danza in Fiera sta, quindi, nell’accogliere (è stato così sin dalla sua prima edizione) tutti i generi di danza, da quella accademica e “ufficiale” al ballo da sala, passando attraverso la street dance, la ginnastica artistica e la Pole Dance (c’è posto anche per la danza popolare con una lezione di pizzica salentina): nessuna “differenza di classe”, quindi, è sempre danza, è sempre arte, è sempre show. di Valentina Passaro