Pronti a ricorrere contro l'ordinanza di scarcerazione e di custodia agli arresti domiciliari per il comandante Francesco Schettino. Adesso l'ufficiale è a Sorrento con la famiglia, ma il suo immediato destino sui gioca sul tavolo degli uffici legali. Da una parte la conferenza stampa indetta dal difensore Leporatti, dall'altra il Gip che ha disposto la cessazione del fermo e l'applicazione dei domiciliari, tenendo conto anche della 'non sospensione' di Schettino da parte della Costa Crociere che ha fatto sapere di attendere il corso della giustizia prima di prendere provvedimenti, e soprattutto sul tavolo della Procura di Grosseto dove il dott Verusio fin dalle prime battute è sembrato il più convinto nel perseguire la strada della fermezza e del rigore. L'interrogatorio di tre ore al quale è stato sottoposto schettino davanti a Verusio deve avere avuto un effetto che non ci è dato sapere, ma obbiettivamente il procuratore che si è detto "Sorpreso" della decisione del Gip fa propendere per l'ipotesi che il capo della procura grossetana sia stato di ben altro avviso nel giudicare, a questo punto del procedimento e secondo la normativa prevista dal codice di procedura, l'operato dell'ufficiale. L'Arma dei Carabinieri avrebbe già disposto alcuni uomini per l'individuazione della cabina del comandante della Concordia.
Il team specializzato dovrebbe accedere nel locale posto a prua per effettuare rilievi e recuperare la documentazione utile, privata e non, in possesso dell'ufficiale più alto in grado. Sarà recuperata durante la delicata operazione anche la cassaforte presente nella cabina. Lo stesso verrà fatto per il recupero del materiale informatico presente in plancia di comando. La scatola nera unitamente ad altri elementi potrà fare luce su quanto accaduto quella notte.