Questo è quello che si sono domandati al WWF. "Si, perché l’elicottero sorpreso e giustamente denunciato per essere sceso abusivamente sulla spiaggia della Feniglia era già stato segnalato alle autorità per violazione all’art. 11, 3 comma lettera h della L. 394/91, che vieta il sorvolo sopra le Riserve Naturali ed i Parchi nazionali. Più volte il velivolo è stato avvistato e anche fotografato sopra il Lago di Burano, provocando il panico degli uccelli presenti nella Riserva e disturbando gli appassionati di birdwatching e fotografia naturalistica, che rimangono in attesa anche per ore per riuscire ad osservare o documentare quello che avviene nell’Oasi.
Questa pratica illegale ad opera prevalentemente di velivoli ultraleggeri è in forte aumento e la nostra associazione lo ha più volte denunciato alle autorità competenti (ENAC, Aero Club Italia, Corpo Forestale, Polizia provinciale, Carabinieri, Amministrazioni comunali e Procura della Repubblica) e a mezzo stampa, ma sembra che fino ad oggi, almeno nella nostra provincia, non ci sia stato un seguito. Finalmente l’indignazione di altri cittadini ha fatto mobilitare le autorità e speriamo che questa volta il proprietario del velivolo targato S5-HMJ, che abbiamo appreso dalla stampa essere il Sig.
Piscicelli, colpevole anche di immoralità per i fatti legati al terremoto in Abruzzo, paghi per le sue continue scorribande, non solamente perché atterrato sull’arenile, ma anche perché ha infranto le leggi di tutela della fauna, sorvolando a bassissima quota il lago di Burano e la laguna di Orbetello, entrambe aree dove è vietato sorvolare al di sotto dei 1500 ft". "Ricordiamo - sottolinea ancora il WWF Toscana - che nel nostro territorio sono presenti diverse realtà illegittime dove ultraleggeri e velivoli professionali atterrano e decollano in barba alle norme ambientali e di sicurezza vigenti, come i campi di volo di Ponte Tre Occhi a Capalbio e quello di Terrarossa a Monte Argentario, situati addirittura all’interno di due specifici divieti di sorvolo (Notam). Probabilmente certi personaggi abituati a sorridere, festeggiare e godere delle disgrazie altrui non sono solamente indifferenti alle esigenze del nostro patrimonio faunistico, ma anche indifferenti alle sanzioni previste dal nostro ordinamento" conclude l'associazione ambientalista.