Come evidenziato da più parti, la crisi ha frenato lo shopping Natalizio, con alcuni settori, che più di altri, hanno sofferto il calo dei consumi. Fanno eccezione, però, almeno Firenze e Provincia, le oltre 2000 piccole imprese del settore alimentare e della gastronomia, che, proprio nei giorni antecedenti al Natale, hanno fatto registrare alcune performance di rilievo. Positivo l'andamento, per esempio di pescherie (più 4-5%) e macellerie (più 2-3%) rispetto allo scorso anno, a conferma che, soprattutto per il pranzo di Natale le famiglie fiorentine, pur nel momento di difficoltà che stanno attraversando, non hanno badato a spese. Ha prevalso il "prodotto" tradizionale: cappone, bistecca e piatti pronti nella macellerie, branzino, ostriche e crostacei nelle pescherie. Raffaele Viggiani, Presidente Provinciale Fiesa Confesercenti, conferma sostanzialmente tale trend e tende a sottolineare come ormai, "le vendite natalizie, per le nostre attività stanno assumendo, in termini di fatturato complessivo, una grande importanza: certo, niente può equivalere a quello che possono significare i saldi per il settore abbigliamento, ma vale la pena sottolineare, che in questo periodo, le nostre imprese registrano ormai il 10-15 del volume di affari annuo". Buone, secondo Viggiani anche le previsioni per il cenone dell'Ultimo dell'anno: "le vendite stanno andando bene, a conferma del fatto, che, negli ultimi anni, si opta sempre più per trascorrere l'ultimo dell'anno a cena, in famiglia o tra amici" "E ciò", conclude Viggiani, "nonostante ci siano a giro molti profeti di sventura che, da più parti, anche solo per acquisire una certa visibilità e conquistare un po' di spazio sugli organi di stampa, abbiano già annunciato, con largo anticipo, il flop del Cenone".
Il cenone di capodanno non sarà un flop, non si rinuncia al cibo
Per Confesercenti: "Nonostante le Cassandre, non sarà un flop".