Il nuovo direttore dell'Istituto universitario Olandese di Firenze, il 21 novembre scorso, con una lettera recapitata da un corriere ha decretato il licenziamento dei dipendenti addetti ai servizi di pulizia , custodia e giardinaggio, 4 persone che lavoravano presso l'istituto da moltissimi anni (15, 20 e 24 anni) di cui tre donne e il custode che risiedeva all'interno del fabbricato. La spiegazione scarna è stata solo per lettera "assegnazione a terzi l'espletamento dei servizi di pulizia,custodia e giardinaggio, perché più economicamente sostenibili dall'istituto". L'Istituto Olandese è da oltre 50 anni meta di studiosi e studenti, da sempre simbolo di accoglienza e di cultura nel territorio e nel mondo artistico.
Da quando la direzione è cambiata per naturale avvicendamento, tutto si è gradatamente modificato in nome di una più giovane e moderna gestione. Cambio degli arredamenti dalle classiche camere d'albergo a letti a castello tipo ostello, cambio degli arredi delle cucine tutti sportelli funzionali, arredamento Ikea delle sale comuni, trasformazione delle biblioteche ben quattro di dimensioni notevoli e degli archivi, per concludere con il cambio del personale. "Forse eravamo troppo vecchi con i nostri 53/57/60 anni, forse non coincidevamo con le sue idee di modernità oppure il direttore pensava che i dipendenti creano problemi gestionali dei quali non si voleva occupare, e per i quali non ne aveva tempo -racconta a Nove da Firenze una delle persone che ha subuto la drammatica decisione, Tiziana Curti- Così ha preferito la soluzione di affidare a un impresa le mansioni di cui quotidianamente il personale si occupava, senza curarsi che non è solo un fatto asettico lavorare in un istituto ma che ci sono rapporti umani non compresi dal contratto che adesso verranno a mancare.
Un'impresa di pulizie non ha tra le sue competenze quello di accogliere con un sorriso chi arriva da lontano di accompagnarli nelle stanze o nelle aule,non ha l'obbligo di essere disponibile e socievole per risolvere ogni piccolo problemino che in una comunità come quella spessissimo sorgevano. L'Istituto Olandese è adesso triste e vuoto, senza calore, nessuno accoglie più con il buongiorno sorridente, nessuno prepara il caffè nella sala comune abitudine consolidata da oltre 50 anni. Nessuno che riassetti le camere o il giardino , che si occupi della lavanderia, né del giardino, né che rassicuri chi soffre di nostalgia, o che si sente solo.
La pulizia delle camere sarà a cura degli studenti e degli ospiti, così come quella dei bagni e della cucina , pensate per un attimo a come sarà quando arriveranno i gruppi anche di 25 ragazzi.... pensate all'igiene al disordine.... Tutto è cambiato e non certo in meglio, chi ha lavorato dentro l'istituto per tanti anni sente dentro rabbia e tristezza per questa decisione e non riesce ancora a metabolizzare l'ingiustizia di aver passato tanti anni a curare la struttura come casa propria e poi essere licenziati senza spiegazioni accettabili senza che ci fosse stato un incontro prima della decisione".