Cessazione del sistema tariffario integrato. "Gli utenti - avvisano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista - scoprono con sorpresa che tra pochi giorni i loro abbonamenti varranno la metà di quanto sono costati. Situazioni inaccettabili di raddoppio dei costi e riduzione del servizio". Rifondazione Comunista, al fianco della protesta dei cittadini e dei pendolari "deprivati dei loro diritti", ha presentato sulla questione una domanda di attualità. "Con un comunicato lapidario, notarile e burocratico e poco trasparente Ataf e le società di trasporto pubblico extraurbano (Scarl, Autolinee Chianti Valdarno e Autolinee Mugello Valdisieve) avvisano i "clienti" che su disposizione della Provincia di Firenze viene cessato il sistema tariffario integrato dal giorno 31/12/2011.
Contestualmente quindi viene comunicato che i biglietti e gli abbonamenti del servizio urbano (Ataf e Linea) non saranno più validi sulle linee extraurbane. Ciò ha provocato un giustificato stupore e risentimento negli utenti di varie zone del territorio per la modalità di comunicazione, per l'impatto sociale e economico ma anche per la violazione dei diritti di tutti coloro che sono in possesso di abbonamenti di lungo periodo, acquistati a condizioni che d'un tratto vengono modificate. Viene da chiedersi se e come le amministrazioni comunali territoriali siano state coinvolte in questa decisione e i motivi per i quali nessun preavviso della modifica sia stato dato ai cittadini.
Una segnalazione diretta ci è giunta dai cittadini di Compiobbi che hanno potuto leggere il suddetto comunicato solo il giorno 22 dicembre apprendendo con soli 8 giorni di anticipo che dal 1 gennaio i titoli Ataf non consentiranno più loro di salire a bordo della Sita e viceversa, situazione alquanto drammatica per una frazione scarsamente servita da Ataf stessa. Una situazione dai ricarichi economici insostenibili visto che i cittadini di Compiobbi gravitanti su Firenze saranno di fatto costretti con le nuove disposizioni a fare due abbonamenti, uno Sita per raggiungere il capoluogo e uno Ataf per spostarsi nello stesso.
Ciò premesso gli scriventi Consiglieri Provinciali nel far proprie le rivendicazioni e le proteste dei cittadini colpiti da questa iniqua ristrutturazione, chiedono al Presidente della Giunta Provinciale e all'Assessore competente di riferire: se l'iter seguito sia pienamente legale, ovvero se non si ritenga scorretto il fatto che i sottoscrittori di abbonamento annuale si trovino modificate le condizioni di trasporto rispetto a quelle acquistate. Se per i casi suddetti siano previste modalità di rimborso e quali i tempi previsti per gli stessi nel caso specifico di Compiobbi, onde evitare insostenibili costi economici dati dalla forzata sommatoria di due diversi abbonamenti, se non si ritenga opportuno e necessario (stante la nuova situazione) intensificare le corse della linea 47 usandola come navetta fino al Girone e quindi al capolinea del 14 lasciando così agli utenti la possibilità e il diritto di pagare un solo abbonamento e soprattutto la possibilità di evitare un'incentivazione dell'uso dei mezzi privati; altresì chiediamo cosa intende fare l'Amministrazione Provinciale per risolvere il problema dell'integrazione tariffaria dei trasporti tra i Comuni della Provincia".