Nuovi evasori scovati nella comunità cinese. Stavolta nella rete della Guardia di Finanza è finita una donna di Prato, titolare di un negozio di informatica nel cuore della Chinatown pratese e che vendeva telefoni cellulari, computer e accessori (con un account tedesco) sul sito di compravendita internazionale e-bay. Avrebbe evaso il fisco per almeno due milioni e mezzo di euro. “La cronaca quasi quotidiana – commenta l’assessore al bilancio e ai tributi della Toscana, Riccardo Nencini – rafforza purtroppo tutta la preoccupazione che da tempo nutriamo.
La stessa preoccupazione che ho manifestato ancora pochi giorni fa, quando ho di nuovo incontrato il console cinese”. “E’ urgente passare dalle parole ai fatti e servono decisioni finalizzate ad arrestare la grave situazione in cui ci troviamo. Ma per attenuare la morsa dell’illegalità – ripete Nencini – e per far uscire allo scoperto il lavoro in nero non di tutte, ma di non poche aziende del distretto cinese, è importante la collaborazione attiva e convinta delle autorità politiche ed istituzionali che rappresentano quella comunità in Toscana”.
“L’ho ripetuto più volte e in più occasioni al console – aggiunge – ma in un anno ancora non è successo niente”. “Noi non intendiamo mollare la presa – conclude Nencini – Tra qualche settimana, nell’ambito degli accordi già stipulati con l’Agenzia delle Entrate, dovremmo dare le nostre indicazioni per l’anno 2012 e sarà ancora più stringente il nostro indirizzo a rafforzare l’azione di contrasto verso questa tipologia di reato, assai diffusa nelle cosiddette economie etniche”.