Dopo circa quindici anni, a fronte di un progetto iniziale di “Donne per le Donne”, che prevedeva l’alfabetizzazione e l’inserimento di donne Rom, gestito dalla Cooperativa Sociale Samarcanda, essa cessa l’attività del laboratorio la Kimeta nel cuore del Quartiere 4 di Firenze. Dal progetto di alfabetizzazione e di integrazione nasce un laboratorio di Sartoria e Stiratura gestito, appunto, dalla Cooperativa Samarcanda da circa 7 anni, nel quale 5 donne sono state reinserite nel mondo del lavoro e si sono create nell’arco degli anni un ambiente protetto dove lavorare in armonia anche con le persone del quartiere, che “vivono” il laboratorio come punto di riferimento e socializzazione, dove studenti anziani e famiglie del quartiere usufruiscono di questo servizio, accompagnato da caffè turco.
Le lavoratrici hanno trovato, dopo un progetto ben riuscito, stabilità economica che le conduce ad una normalità quotidiana che spesso non è così scontata. Con questa decisione di chiudere il Laboratorio esse ripiombano, dopo quindici anni, in una situazione di precarietà in un mondo che difficilmente le può riassorbire nell’ambito lavorativo. Adesso la loro Cooperativa le licenzia, tramite la procedura di licenziamento collettivo per “riduzione di personale”. Oggi le lavoratrici, insieme alla Funzione Pubblica CGIL di Firenze, chiedono che questo progetto possa continuare a vivere e fanno appello alla Regione Toscana (l’Assessore Allocca ha visitato questo laboratorio lo scorso luglio), al Comune di Firenze e al Quartiere 4 per mantenere in vita questa esperienza e tutte le lavoratrici del laboratorio. Non ci sono i fondi, si diminuiscono i servizi e i finanziamenti al sociale, ma dietro ai servizi ci sono persone.
“… alle donne tenaci che non si stancano di cercare percorsi di serenità, tenerezza solidarietà a chi cerca mani da stringere per trovare, nel calore della fatica, dell’amicizia e della condivisione la strada della conoscenza e della consapevolezza che sfugge ai “padri, maestri, dottori” a chi coglie il significato profondo e gratificante del proprio vissuto nelle generose relazioni che sfuggono al consumo ed al possesso alle giovani ed ai giovani che osano il futuro con l’ottimismo e l’impegno a realizzare una società basata sull’intreccio della diversità a chi come noi cerca la conoscenza, l’incontro, la vicinanza di persone e gruppi con cui condividere tratti di cammino.” Le Donne del Laboratorio Kimeta Tratto dal libro “Mani di donne” - edito dalla Regione Toscana