40 mila clienti ogni 30 giorni ed un fatturato mensile che sfiora i 600 mila euro. La “Campagna Amica” di Coldiretti, la rete di mercati degli agricoltori che si tengono settimanalmente in 60 tra piazze, centri storici e punti caratteristici della Toscana, conquistano il consumatore finale (dati indagine Coldiretti) e si candidano ad essere la vera alternativa natalizia ai tradizionali canali commerciali. Anche a Natale infatti, e soprattutto per il periodo delle festività, i mercati esclusivi degli agricoltori sono pronti a sfoderare insieme ad edizioni straordinarie ed orari prolungati tutto il meglio del paniere Made in Tuscany, dai prodotti a denominazione al biologico, per confezionale la spesa per cenoni, cenette che accompagneranno le tante abbuffate che ci aspettano oppure per preparare cesti e confezioni fai da te, magari low cost, sicuramente per tutte le tasche, da regalare ad amici, parenti, colleghi (1 su 2 lo preferisce) nel pieno rispetto del rapporto qualità-prezzo, stagionalità, tracciabilità, sostenibilità e genuinità.
Tante le iniziative per respirare, in ogni angolo della Toscana, il Natale: dalle degustazioni di zuppe e formaggi, bruschette con l’olio nuovo e vino novello, agli stuzzichini a km zero a base di insaccati, marmellate e miele da provare assolutamente tra un banco e l’altro mentre si va alla ricerca di idee originali, ghiotti sapori e tradizioni culinarie ed enogastronomiche. “I mercati di Campagna Amica – spiega Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – sono diventati uno straordinario momento di incontro, ormai un fatto naturale, tra chi produce e chi consuma.
I dati della nostra indagine confermano l’andamento positivo, in forte crescita di tutti i mercati settimanali, in tutta la Toscana. In tutte le province. Il momento delle festività natalizie amplifica le straordinarie caratteristiche dei nostri mercati: offriamo al consumatore l’opportunità di scegliere consapevolmente cosa mettere dentro il piatto”. Tornando ai numeri dell’indagine è la Provincia di Siena in testa alla classifica con 6.800 presenze seguita da Pisa e Grosseto con 6500, Pistoia 1.870, Livorno 1.600 e a chiudere la fila Massa Carrara con 1.500 presenze.
Parlando di fatturato invece i mercati producono un fatturato mensile di quasi 700 mila euro con le province di Arezzo e Siena in testa seguite da Firenze-Prato. A seguire Grosseto, Pisa, Lucca, Pistoia, Massa Carrara e Livorno. “Si tratta di reddito spesso integrativo per le imprese agricole – spiega Marcelli – che attraverso i mercati hanno assicurato un canale commerciale diretto, senza intermediazioni e sincero”. Insieme ai classici prodotti che accompagnano gli appuntamenti con i mercatini esclusivi degli agricoltori, ortaggi e frutta rigorosamente di stagione, olio, vino, miele, confetture solo per citarne alcuni, tra i prodotti principe delle festività ci sarà la Stella di Natale con prezzi variabili, e per tutte le tasche: da 2 euro per una monoflora fino a 15 euro ed oltre per una confezione natalizia pronta per essere regalata ad amici, parenti e colleghi.
Ma ci sono anche i ciclamini per chi preferisce l’alternativa e gli alberi di Natale del Casentino e della Valtiberina, la capitale degli abeti naturali. “La varietà dei prodotti che il consumatore può trovare ai nostri mercati è notevole – conclude Marcelli – siamo la vera alternativa ai canali commerciali tradizionali. L’unico presidio del Made in Italy serio e garantito al 100%”.