Un primo passo. “Un primo passo importante, ma che non ci deve far perdere di vista l’orizzonte più vasto (e ambizioso) di un corridoio che deve unire Tirreno e Adriatico. Un’opera strategica per l’Italia e l’Europa, capace di generale sviluppo, a cui non vogliamo rinunciare e per cui, in un momento come questo di carenza di risorse pubbliche, vanno cercate e percorse anche strade e soluzioni diverse, a partire dal project financing”. Commenta così l’apertura stamani di un nuovo tratto della Due Mari l’assessore alle infrastrutture e ai trasporti della Toscana Luca Ceccobao: sette chilometri, dallo svincolo di Orgia a San Salvatore a Pilli, nel comune di di Sovicille in provincia di Siena, ora più larghi e sicuri, con due carreggiate e quattro corsie, due nuovi viadotti, due gallerie e un cavalcavia.
Un lotto da 30 milioni di euro, 384 mila metri cubi di terra scavata e 40 mila di calcestruzzo, che porta a 30 chilometri, su sessantatre che sono da Grosseto a Siena, il tratto di strada riammodernato e già percorribile. In attesa di altri sette chilometri che saranno aperti all’inizio del prossimo anno in provincia di Grosseto. L’inaugurazione si è svolta stamani sotto la galleria del Palazzetto, vista il cielo che minacciava pioggia e da cui, solo per poco, ha fatto capolino un timido sole. “Questa strada avrà un effetto importante per la viabilità locale, dopo i disagi inevitabili nel corso della sua non breve realizzazione” sottolinea l’assessore Ceccobao, a cui spetta l’ultimo intervento prima del taglio del nastro.
Ma l’assessore guarda soprattutto avanti. “Se vogliamo favorire produttività e sviluppo, vantaggi per il turismo e maggiore velocità commerciale, oltre che maggiore sicurezza, le infrastrutture sono essenziali – dice- Il tratto che apriamo oggi è solo una parte della Due Mari che vogliamo e un tassello di un più amnpio mosaico composto dall’alta velocità, dalla terza corsia su A1 e A11, dall’autostrada del Tirreno o dall’adeguamento della Siena-Firenze o della Fi-Pi-Li”. La Due Mari da Grosseto a Fano deve essere completata: non solo per la Toscana – che dei 270 chilometri che si snodano attraverso tre regioni ne comprende il tratto più ampio, 165 – ma per il paese intero.
“Per questo – sottolinea l’assessore – è una buona notizia sapere che da qui all’estate prossima partiranno anche i lavori al macrolotto 5-6-7 e 8: 271 milioni di euro che ne fanno il più grande cantiere aperto da Anas in Toscana”. “E per questo – aggiunge poi ai giornalisti, una volta sceso dal palco – chiederemo al governo Monti una spallata decisiva, per accelerare i lavori”. Della Due Mari si parla dalla fine degli anni Sessanta. All’epoca risalgono i primi progetti di massima: 270 chilometri da Grosseto a Fano, passando per Siena, Bettolle ed Arezzo e poi, una volta usciti dalla Toscana, da Città di Castello, la valle del Metauro ed Urbino.
Ad oggi ne sono però percorribili solo 120 e tra progetti ancora da finanziare ed altri ancora da approvare in tutto servirebbero 3 miliardi e 900 miliini per completare il corridoio. L’Anas si sta impegnando a ridesegnare, d’accordo con gli enti locali, parte del tracciato attorno anche ad Arezzo, il che consentirebbe di risparmiare qualcosa. Il project financing è la strada imboccata per completare l’opera: già si sarebbero fatte avanti alcune aziende. Ma se la Due Mari entrasse nelle rete europea tern T – e questo è l’impegno della Regione – si potrebbe aggiungere anche ulteriori risorse da Bruxelles.
Vista appunto l’importanza strategica dell’intervento. “La Due Mari – conclude Ceccobao – è il corridoio in grado di mettere in relazione le piattaforme logistiche naturali del Tirreno e dell’Adriatico, ovvero i loro porti, con i centri e le aree produttive dell’interno. E’ una strada europea”. Con il tratto della Due Mari inaugurato oggi in provincia di Siena sono state realizzate anche due complanari a servizio dei residenti.