Un giocatore su tutti, oltre il buon Valon Behrami ha mostrato una giusta comprensione del match contro il Milan nel nuovo assetto dettato da Delio Rossi, si tratta di Kharja entrato dopo le polemiche nate dalle sue scorribande ferroviarie tra Firenze e Milano. Rilevando uno spento Munari ha mostrato maturità e convinzione. Riproposto anche contro l'Empoli dal primo minuto è tra i più attivi delle prime battute. Rossi affida la difesa della porta al giovane Neto e mette Ashong sull'asse di sinistra.
La Fiorentina non rinuncia a Montolivo a centrocampo e ripropone Cerci per dare velocità in attacco, al fianco di Tanque Silva. Un avvio in sordina con l'Empoli (Carboni ha dichiarato che guarda con interesse a recuperare in Campionato contro il Gubbio) che si propone in avanti e la Fiorentina che appare impantanarsi a centrocampo. La rete viola arriva al 25' con Alessio Cerci che in velocità supera la difesa azzurra e supera anche Dossena, si allunga la sfera, ma è bravo e lucido nell'aspettare e battere a colpo sicuro sull'angolo opposto.
Kharja abbandona il campo al 30' per un problema fisico e Vargas prende il suo posto sull'esterno di sinistra. L'Empoli non molla e tenta il triangolo davanti a Neto ma Brugman non chiude l'azione. Lazzari imbeccato ottimamente da Cerci supera Dossena con un rimpallo favorevole e poi spreca al momento del tiro, ribattuto. Al 37' Cerci riceve sotto porta e gira ottimamente superando ancora una volta Dossena, per la doppietta raddoppio. Si rivede Vargas al 42' che riceve sul vertice sinistro dell'area empolese e scarica al volo, debolmente. Secondo tempo ancora nel segno di Cerci, toccato duro ad inizio ripresa si rialza e serve un buon cross per Vargas, peruviano anticipato su colpo di testa.
Cercano di creare occasioni i giocatori di Rossi, ma Silva resta troppo a guardare e perde l'attimo giusto per inserirsi. La manovra viola costante sulla fascia sinistra ed Empoli che risponde con ordine e buona gestione della sfera. Fuori Cerci e dentro Ljajic al 15', il giovane abbandona così la tribuna e si rivede in campo, per lui l'occasione di mostrare le doti offensive in appoggio all'unica punta, ma anche di presentarsi come alternativa a Jovetic. Grande azione dell'Empoli che accorcia le distanze al 21' con Shekiladze che resiste alla marcatura e batte dall'altezza del dischetto l'incolpevole Neto.
Ci prova Ljajic al 23', ma è istintiva la reazione di Dossena che alza sopra la traversa un tiro al volo del fantasista viola. Spazio per Camporese al 30' e Nastasic, che ha mostrato autorità in campo, si ritrova spostato sulla sinistra, variabile interessante. Empoli vicino al pareggio e fischi da parte del pubblico viola per l'atteggiamento lassista da parte dei padroni di casa che si fanno aggirare con grande facilità. Serpentina del Tanque al 42' che poi tira tra le braccia di Dossena. Neto interviene su un calcio d'angolo insidioso e rischia di porrtarsi la sfera dentro la porta, se ne libera, pericolosamente, ma risolve. Voglia di vedere "la mano" di Delio Rossi, ma la 'testa' sembra quella di ieri.
Il tecnico è ancora in piena fase di valutazione e le sorprese non sono probabilmente finite, specie pensando alla frase del mister "Prima devo fare la torta e poi metterci le ciliegine". Facciamo la torta. L'avversario non è rinunciatario e qualcosa riesce a creare nel primo tempo mentre i viola stentano e Montolivo che recupera palloni a centrocampo non appare brillante in fase di impostazione, ci pensa il solito, insolito, Cerci a sbloccare la gara con due colpi di classe. L'Empoli con grande ordine e buon palleggio si rivela in fase assonnata ma non sopita, tanto che basta una disattenzione da parte dei viola per lasciare libertà di movimento a Shekiladze e compromettere una gara già vinta.
Incredibile come i viola siano spariti nel secondo tempo lasciando molti spazi agli avversari, tra l'apprensione dei 6mila del Franchi. Delio Rossi: "Dovevo passare il turno, risparmiare giocatori e vederne altri, abbiamo fatto cose buone altre meno. I giocatori giocano con le loro caratteristiche, in mezzo al campo c'è stato raziocinio, ma per gestire il 2 a 0 devi fare il 3 a 0. Abbiamo visto dei giovani che in altre squadre non farebbero neppure spogliare.. era importante fare verifiche e passare il turno.
Cerci ha fatto bene, ma deve trovare la continuità, se fai due gol non è finita la partita, inizia la partita... altrimenti non migliori. Si tratta di un attaccante e deve imparare i movimenti, a tecnica si perde sull'esterno, perché se hai trenta metri nelle gambe devi giocare più vicino alla porta. Kharja avrei voluto vederlo in una posizione che ha già ricoperto a Siena e nell'Inter, è il quarto di centrocampo, non il trequartista alla Messi. Tanque ha fatto un bel movimento nel primo tempo, ha lottato molto, ci si può lavorare.
Vargas è un esterno sinistro, può giocare a destra se rientra di mancino". di Antonio Lenoci