Stazzema (Lu) – “Il taglio di 50mila euro, quindi l’azzeramento, operato dal governo Berlusconi sul finanziamento per il Parco della Pace di Sant’Anna è uno scandalo che tocca la coscienza della Nazione. L’unica risposta possibile – ha detto stamani l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti in visita al Comune di Stazzema – è quella fornita dal presidente Enrico Rossi, che ha deciso di integrare la quota della Regione con un importo di entità pari a quanto tolto, e garantire la sopravvivenza della struttura.
Non è momento per le indecisioni, a tutti i livelli, e la Regione intende fornire risposte fatte di atti concreti e scelte certe”. L’occasione è stata colta dal Comune di Stazzema e dalla Regione, hanno sottolineato di concerto nell’incontro il sindaco Michele Silicani e l’assessore Scaletti, per elaborare un progetto che porti ad un miglioramento strutturale del Museo della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, fornendolo di tecnologie, riferite in particolare al web, per rispondere alla crescente domanda di accesso alla struttura.
Un altro paradosso che contraddice la scelta governativa. Al progetto hanno portato la loro adesione la vicepresidente della Provincia di Lucca Maura Cavallaro, che ha garantito un contributo annuo di 20mila euro, e l’onorevole Carlo Carli, che ha parlato del Parco della Pace come luogo di conciliazione e dialogo a livello internazionale per essere esempio di coinvolgimento di vittime civili nel teatro della guerra. Per questo si é augurato uncambio di rotta da parte del nuovo esecutivo, considerando l’esigua spesa in rapporto alla grandezza del simbolo cui è destinata. L’assessore Scaletti ha colto l’occasione per annunciare la decisione dell’Orchestra Regionale della Toscana di fare di Sant’Anna la sede di eventi con la propria partecipazione: “Questo luogo ricorda che i valori culturali e storici sono i mattoni della coscienza di una nazione.
Se cadono, cade tutto. Per questo è essenziale mantenere alta l’attenzione contro ogni forma di abdicazione della cultura comune; e lavorare – ha concluso – per mantenere vivo il ricordo di avvenimenti che ne rappresentano le basi costitutive”. La mattinata si è conclusa con una visita ad un esempio virtuoso di utilizzo delle risorse locali, in questo caso i sottoprodotti lignei (il cippato) dei boschi circostanti: la centrale a bio masse che scalda e fornisce acqua calda ai paesi di Pruno e Volegno.
“Si tratta di un impianto moderno e controllato – ha notato l’assessore Scaletti – che può rappresentare anche un volano per una crescita nella zona di strutture turistiche”.