“Le azioni di rilancio dell’aeroporto di Firenze dovranno coinvolgere tutto il patrimonio di professionalità dei lavoratori che operano nella struttura e quindi anche gli operatori di Meridiana fly. Queste prospettive di crescita dello scalo contribuiranno a offrire una opportunità anche a quei lavoratori che oggi vivono una fase di grande disagio”. Lo ha detto l’assessore a mobilità e infrastrutture Luca Ceccobao nel corso di un incontro con i sindacati confederali Cgil e Uil e la rappresentanza sindacale aziendale della base fiorentina di Meridiana Fly, incontro cui hanno partecipato i dirigenti dell’assessorato regionale al lavoro.
L’assessore ha manifestato preoccupazione per la scelta di Meridiana di lasciare l’aerostazione di Firenze. Ma ha anche evidenziato come il quadro complessivo di interventi e di investimenti per quella che perla Regione è una “priorità strategica” possa invece avere una forte funziona attrattiva verso Peretola. Lo scorso 14 settembre è stato approvato in Conferenza dei servizi un piano di ammodernamento dell’aeroporto di Firenze che prevede l’ampliamento del piazzale ovest e della ‘hall arrivi’.
Si tratta di un intervento di 5,9 milioni di euro, di cui 1,8 finanziati dalla Regione tramite fondi Fas autorizzati dalla Commissione europea. In aggiunta a questi investimenti sulle strutture è stato previsto anche lo stanziamento di risorse per oltre 1 milione di euro per nuove rotte aeree sia per l’aeroporto di Firenze, che di Pisa. Al fine poi di incentivare maggiormente il traffico aereo e valorizzare l’intero sistema aeroportuale, la Regione sta perseguendo obiettivi di partecipazione alle Società di gestione degli aeroporti. La proposta della giunta regionale sulla qualificazione dello scalo aeroportuale di Firenze, attualmente all’esame delle Commissioni consiliari regionali, prevede, a integrazione del Masterplan “Il sistema aeroportuale toscano”, obiettivi come la qualificazione delle funzioni di city-airport nell’ambito del sistema aeroportuale regionale, l’integrazione dell’aeroporto fiorentino con lo scalo pisano attraverso forme di coordinamento operativo e gestionale delle infrastrutture e dei servizi, l’adeguamento del livello di servizio agli utenti ai migliori standard europei ed internazionali con riferimento dei livelli di qualità, accoglienza, funzionalità e sostenibilità ambientale.