Iniziano a essere pubblicate sui giornali, oggi La Nazione e La Repubblica, le prime prove documentali delle relazioni tra i politici del PD e gli imprenditori immobiliari interessati al Multiplex di Novoli. Le intercettazioni di cui dispone la Procura della Repubblica mettono a fuoco i rapporti tra il «facilitatore» di imprese, come amava definire il proprio lavoro l'ex assessore regionale del Pd Paolo Cocchi, e il presidente dell'Immobiliare Novoli Alessandro Starnini (già vicepresidente del consiglio regionale e presidente Ds della Provincia di Siena).
Cocchi fu contattato alla fine del 2010 dal presidente della Immobiliare Novoli, Alessandro Starnini, affinché svolgesse il ruolo di «alleato» nel Comune di Firenze «al fine di modificare il Piano strutturale e una sua variante a ottenere norme tecniche di attuazione per gli interessi della propria azienda». Ovvero per la costruzione del Multiplex di Novoli. Cocchi accettò di fornire l’aiuto dopo aver ricevuto alla sua domanda «che cosa ci guadagnerei?» la promessa di un incarico nella conduzione di un progetto culturale.
L’aiuto si concretizzò, subito dopo, in una telefonata di Cocchi all’assessore Giuliano da Empoli, al quale suggerì l’opportunità di andare a pranzo con Starnini. "A Firenze, in Toscana, c'è una classe dirigente politica inadeguata e con interessi diversi da quelli dei cittadini" commenta Ornella De Zordo "Finalmente emerge almeno una parte della commistione tra politica e mondo imprenditoriale che ha costellato la vicenda del Multiplex. Ora che sono chiare le implicazioni, rimane del tutto opaco l'assetto societario di Immobiliare Novoli Spa, soprattutto per la parte afferente a fondi speculativi esteri di cui non si conoscono le origini nonostante le ripetute richieste per una maggiore trasparenza, che è dovuta quando si tratta di capire l'origine finanziaria di uno degli attori di peso nelle trasformazioni urbane di questi anni a Firenze.
Ma intanto il Multiplex si aprirà, malgrado tutto e a causa di alcuni". “Dopo i colloqui riguardanti il piano strutturale sui cui l’Immobiliare Novoli risultava interessata - afferma il consigliere regionale Rudi Russo (Idv) - apprendiamo che l’assessore regionale Cocchi avrebbe chiamato l’attuale assessore comunale Da Empoli consigliandolo di incontrarsi con Starnini stesso"."Sarebbe opportuno – continua Russo - che l’assessore Da Empoli, che non ci risulta abbia mai avuto competenze in materia urbanistica, chiarisse di cosa ha parlato con Starnini, e soprattutto sarebbe opportuno rivisitare tutta la vicenda Multiplex in modo da sgomberare il campo dall'ombra di indebiti favoritismi”.“Dobbiamo purtroppo rammentare - prosegue Russo - che con una legge regionale recente, che l’IDV ha combattuto aspramente, si consente l’apertura di medie multisale accanto a sale di quartiere, decretandone a nostro avviso la morte.""Si spera, più generalmente, che con la caduta di Berlusconi un certo modo di fare "politica” sia finito e che l’interesse pubblico torni ad essere preferito ai pur legittimi (quando lo sono) interessi privati; ma soprattutto si spera che l’Immobiliare Novoli si accontenti delle 5 sale attuali e non ottenga vantaggi che ai piccoli cinema non sono e non saranno mai concessi, non avendo difatti a disposizione terreni sui quali poter costruire."