FIRENZE- Venerdì sera l’Istituto Tutela Grappa del Trentino ha organizzato a Firenze una serata dal titolo “Racconti di Grappa Trentina”. L'incontro ha avuto luogo alla Trattoria “Da Burde” in via Pistoiese. Tre distillatori trentini hanno raccontato le loro aziende, il loro modo di operare all’interno di strutture dove distillare è un’arte, oltre che una passione, proponendo in degustazione una selezione di grappe. La serata è stata inoltre caratterizzata da una cena proposta da Andrea e Paolo Gori in abbinamento alle bollicine Trentodoc e ai principali monovitigni trentini. La Grappa ambasciatrice del territorio trentino si è espressa nelle parole del segretario dell'Istituto di Tutela, Gianfranco Chiomento.
Mirko Scarabello, enotecnico della distilleria Ferrari ha parlato della materia prima, mentre Giuliano Pisoni, dell'omonima distilleria di Pergolese, ha raccontato l'importanza dei processi produttivi. Infine l'enologo Bruno Pilzer della Fondazione Mach ha spiegato la centralità e l'attualità del territorio di produzione. Tra una parola e l'altra degustazioni di grappe giovani e invecchiate. Grazie alla sua eleganza e piacevolezza la Grappa è la diretta espressione tipica del Trentino e successo di vendite nel mondo, sino in Giappone e Cina.
La sua storia è lunga secoli, ma oggi sono solo 30 i produttori locali, sugli oltre 130 attivi in Italia. Metodo classico, espressione del territorio da cui proviene, quello trentino, che presenta salubrità dell'acqua e varietà di uve ideali con le loro vinacce, gli acini spremuti dopo la vendemmia vinicola. In queste particolari condizioni (clima, altitudine, forti escursioni termiche, natura del terreno) si realizza la distillazione con quelle caratteristiche esclusive, che fanno la differenza.
Trenta produttori, grandi e piccole realtà, che realizzano soltanto il 10% del mercato nazionale, espressione dell'attenzione alla qualità. Queste etichette pregiate, ciascuna con una propria peculiarità, hanno un unico comune denominatore, la garanzia dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino. L’Istituto garantisce infatti la qualità, oltre che con le analisi prescritte per legge, con una commissione di assaggiatori che verificano le caratteristiche organolettiche e con analisi a campione tra gli scaffali degli esercizi commerciali. Ottenere la migliore qualità è l'obiettivo dei produttori, come ridurre ben sotto la soglia di legge l'alcool metilico.
Si tratta di un fattore fondamentale e determinante del successo della Grappa trentina, che si presenta oggi attraverso una campagna di comunicazione e il sito internet che costituisce un punto di riferimento per chi vuole tenersi aggiornato sulle novità. N. Nov. Foto di Miriam Curatolo