FIRENZE– “Sono particolarmente lieta di essere presente in questa giornata che segna il recupero di una delle centrali idroelettriche più significative della Toscana. Questo intervento ha restituito al territorio una risorsa importante dal punto di vista energetico ma anche storico e culturale”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini intervenendo all’inaugurazione del rinnovato impianto idroelettrico di Piano della Rocca, nel Comune di Borgo a Mozzano (Lucca).
“L’idroelettrico – ha proseguito Bramerini – è la seconda fonte rinnovabile per potenza e produzione in Toscana dopo la geotermia e conosce tuttavia ormai da anni una fase stazionaria dovuta per lo più alla riduzione della risorsa e a esigenze particolari come la garanzia del minimo deflusso vitale. Per questo, al netto delle centrali storiche, il Piano energetico regionale favorisce lo sviluppo del mini idroelettrico. Con la ristrutturazione della centrale di Piano della Rocca l’energia idroelettrica prodotta in Toscana farà un balzo in avanti passando dai 337MW, con una media annuale di produzione pari a 716 GWh, a 360 MW, quindi con un incremento di circa il 10%.
Il che contribuirà in modo sostanziale ad avvicinarci agli obiettivi fissati dal Piano energetico regionale al 2020 che segnano 860 GWh”. All’evento inaugurale insieme all’assessore Bramerini erano presenti il direttore Enel Unità di Business Idroelettrica di Bologna Amelio Brunelli, il sindaco di Borgo a Mozzano Francesco Poggi, il segretario dell’Autorità di Bacino del fiume Serchio Raffaello Nardi, l’assessore provinciale all’ambiente Maura Cavallaro e il viceprefetto di Lucca Giuseppe Guetta.
Inoltre numerose Autorità civili e militari, le scuole del Comune, le Associazioni del territorio e tantissimi cittadini che hanno avuto l’opportunità di visitare la centrale e conoscerne il funzionamento. L’impianto idroelettrico è stato costruito oltre 70 anni fa e, a partire dal 2008, è stato oggetto di un parziale rifacimento da parte di Enel Produzione che ha comportato l’effettuazione di rilevanti interventi di ammodernamento tecnologico e di miglioramento ambientale fra i quali: la sostituzione dei gruppi di produzione e della condotta forzata, nonché l’esecuzione di importanti lavori conservativi delle opere idrauliche, quali l’impermeabilizzazione del paramento di monte della diga di Turrite Cava, e la ricostruzione parziale del canale che dallo scarico della centrale di Gallicano adduce l’acqua al bacino sotteso dalla stessa diga. Dopo tre anni di intensi lavori l’impianto risulta essere completamente rinnovato e con una efficienza energetica superiore a quella che aveva in passato; in particolare la sua potenza efficiente di 23.1 MW è in grado di produrre mediamente circa 79 milioni di kWh annui, pari al fabbisogno energetico di 30.000 famiglie.
Grazie a questa energia elettrica da fonte rinnovabile, sarà evitata in atmosfera l’emissione di 56.000 tonnellate di CO2. L’investimento complessivo di Enel è di 23 milioni di euro. L’impianto di Piano della Rocca è stato ristrutturato anche nella sua componente artistica e storica. Si è infatti proceduto al restauro delle opere risalenti agli anni ’40, create sullo stile liberty dell’epoca dallo scultore livornese Angiolo Vannetti e dall’architetto fiorentino Ugo Giovannozzi che abbelliscono l’edificio della Centrale.
Le opere sono state presentate questa mattina, dopo il taglio del nastro, insieme al nuovo monumento eretto all’esterno della Centrale e ad una pubblicazione inedita che racconta la storia di Giovacchino Dallan, il capo centrale che durante la seconda guerra mondiale salvò l’impianto dal tentativo di distruzione tedesca. La giornata si è conclusa con l’inaugurazione del nuovo Centro ricreativo, ex scuola di Piano della Rocca, ristrutturata da Enel in collaborazione con il Comune di Borgo a Mozzano ed oggi a disposizione dei cittadini per attività culturali, ricreative, sociali e culturali. Chiara Bini