I lavori della linea due della tramvia inizieranno il prossimo 5 novembre. Lo ha annunciato il sindaco Matteo Renzi a margine di una iniziativa a Firenze. I cantieri dovrebbero durare, secondo gli accordi presi con l'azienda costruttrice, 950 giorni per il tratto che va dall'aeroporto di Peretola a piazza dell'Unità d'Italia. Il via libera della giunta ai cantieri era già stato dato, ma occorreva attendere che venissero risolte le difficoltà dell'azienda originarimente incaricata dei lavori che adesso è stata rilevata da un'altra impresa. Morena Baldacci Presidente di Confesercenti al Quartiere 5 ribadisce le richieste a suo tempo già fatte avere all’Amministrazione sulle modalità dei cantieri: tempi certi nella realizzazione, organizzazione di cantieri leggeri, non invasivi, “corti”, più generalmente compatibili con le attività esistenti, cantierizzazione progressiva e referenti certi per risolvere i problemi quotidiani e con cui possano confrontarsi cittadini e imprese, parcheggi provvisori e sostitutivi in prossimità degli esercizi interessati dai disagi.
Chiede al Vice Sindaco e alla Giunta di riconvocare al più presto il tavolo dell’ “osservatorio per il commercio” per i lavori della linea 2 e 3 della tramvia, come inizialmente sostenuto. “E’ il momento che il Comune tenga fede alle parole spese davanti ai tanti commercianti soprattutto dello “stretto” di via di Novoli, affinché siano studiate forme di indennizzo per quelle attività che si troveranno la strada chiusa per almeno 6 mesi, senza possibilità di accesso e con notevoli danni economici facilmente immaginabili” prosegue Baldacci.
Tra le proposte per gli indennizzi già avanzate da Confesercenti e da riproporre all’Amministrazione si elencano: fondo di rotazione a tasso zero, abbattimento Tia, Cosap ed altri tributi locali minori, dichiarazione ai fini studi di settore, ricorso alla Cig in deroga per i dipendenti, sospensione pagamento mutui attivati per l’esercizio dell’attività e bollette acqua luce e gas per l’intera durata dei cantieri, possibilità di trasferimento attività a costo zero, secondo il modello “Temporary Store”. “A pochi giorni dall’inizio dei lavori della linea 2 – prosegue Baldacci - è incomprensibile che nonostante ripetute nostre richieste, non si cominci a discutere ed entrare nel merito delle proposte sopra descritte, con il rischio che quando ci saranno davvero i cantieri non ci siano ancora le risorse per sostenere le imprese gravemente colpite dai disagi.
Vogliamo evitare di ripercorrere l’esempio dei cantieri della linea 1, con i conseguenti errori e ritardi che tanto hanno creato disagi al tessuto commerciale di quella zona”.