Esulta Marco Arrigo, ideatore e coordinatore tecnico della grande formazione a 50 e a 53 elementi che sabato ha volato nei cieli di Arezzo: sabato 8 ottobre, nonostante il forte vento che imperversava in tutta la penisola, ad Arezzo era una splendida giornata con vento moderato che ha permesso a Marco Arrigo e i suoi 49 di tentare di stabilire il nuovo record italiano di grande formazione, imbattuto da ben 11 anni. Il precedente record era stato stabilito a Campoformido (Udine) nel 2000 con una formazione di 48 paracadutisti. “Il tutto è cominciato con ottimi auspici, sole e vento molto debole” racconta Marco Arrigo ancora euforico per il raggiungimento del grande risultato.
“in campo erano presenti 58 atleti di cui 22 non avevano mai partecipato alle selezioni, ma già dalle prime prove a terra si percepisce che tra noi c’è una grande energia positiva, cosa indispensabile, visto che il nostro è solo ed esclusivamente una gran lavoro di squadra! Si va in volo con i quattro aerei predisposti (uno Skyvan, un Turbo Finist e due Pilatus Porter) e, nonostante i quattro piloti non avessero mai volato precedentemente tutti insieme in formazione, tutto fila liscio anche in volo.
Al primo tentativo chiudiamo una formazione composta da 46 elementi, ma capiamo che siamo veramente vicini a poter stabilire il nuovo record italiano.” Marco e i suoi, corredati di ben 4 operatori video per riprendere e certificare l’evento, provano prima a terra e poi su tutti insieme per un secondo lancio che si chiude con lo stesso risultato del primo. “Ma al terzo tentativo”, prosegue Marco, “nella prima parte del lancio la base, formata dai sei centrali e dai dodici zipper, ha ancora qualche problema di livello, che forse dipende dalle entrate degli esterni, ma improvvisamente la formazione si stabilizza con l’entrata degli ultimi elementi.
Occhiate di controllo e sguardi che si incrociano tra noi… è fatta!!! Dopo i rituali burocratici per l’omologazione del Record a 50 elementi da parte dei tre giudici presenti in campo, Piero Tanda, Sandro Gargini e Mario Guericini, e la soddisfazione veramente grande di tutti, il Team Leader Marco Arrigo decide che si può andare oltre e chiede alla squadra di tentare di battere il record appena stabilito facendo partecipare al lancio tre paracadutisti facenti parte della “panchina”.
“Sapevamo che non avevamo molte possibilità di riuscita” continua Marco, anche perché da Est si stava avvicinando il cattivo tempo con possibili piogge “ma noi siamo qui oggi ed è veramente una grande occasione e i ragazzi sono stati eccellenti in volo, quindi perché non provare a battere noi stessi?” Marco, una volta rientrato nei suoi panni di coach, spiega ai nuovi entrati la loro posizione, qualche prova a terra e poi di nuovo tutti su per raggiungere la quota di lancio di 4700 metri.
A riprendere e certificare il lancio questa volta è solo Salvatore Marrocco, poiché i tre ulteriori paracadutisti che dovranno entrare in formazione non permettono agli altri video operatori di imbarcarsi. Il lanci è perfetto, la formazione si chiude con anticipo e vola diversi secondi (ne servono solo 3” per l’omologazione). Ed è grande festa. Un plauso va all’Aero Club Etruria a allo Skydive Toscana per aver organizzato tutto alla perfezione. Eccezionale il coordinamento dei piloti che grazie alla loro professionalità hanno dato sicurezza e certezza per la riuscita dell’evento. “Tanta emozione, grande successo e un perfetto lavoro di squadra” conclude Marco ancora molto emozionato per il successo raggiunto.
“mi ricordo che appena svegliato ho visto il cielo azzurro terso, pulito senza nuvole, nonostante le previsioni meteo fossero pessime e ho pensato che fosse un segno di buon auspicio e che dopo tanti sacrifici tanti allenamenti il Record era praticamente raggiunto nelle nostre teste e nei nostri cuori, c’era solo da realizzarlo fisicamente! Posso solo dire che sono entusiasta di tutta l’organizzazione e del Team che ha eseguito tutto alla perfezione attenendosi da perfetti esecutori a tutte le disposizioni che ho dato: E adesso si inizierà a lavorare per il grande sogno di tentativo a 100 elementi”.