Firenze - Nelle case dei fiorentini in questi giorni continuano ad arrivare i questionari per il quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni. Il questionario, spedito per posta dall’Istat, però, non potrà essere compilato, né restituito prima di domenica, 9 ottobre, data di riferimento del censimento. Di seguito alcune istruzioni per l’uso del censimento da parte del Comune di Firenze: Perché non ho ancora ricevuto il questionario?C’è tempo fino al 22 ottobre per vedersi arrivare a casa la busta.
Per adesso, quindi, è inutile preoccuparsi. È sicuro che mi arriverà a casa? Sì, se la residenza attuale è la stessa di quella al 31 dicembre 2010. Se invece da allora ci sono state variazioni di indirizzo, sarà necessario utilizzare questionari non personalizzati (come quelli inviati a casa), e quindi occorrerà attendere il rilevatore comunale che dopo il 22 ottobre comincerà a raggiungere le famiglie sul territorio, oppure rivolgersi a uno dei Centri comunali di raccolta. Dove trovo l’elenco dei Centri comunali di raccolta? Sarà pubblicato a breve sulla Rete civica del Comune (www.comune.fi.it) con le sedi, i recapiti telefonici e gli orari di apertura.
Oppure può essere interpellato il numero verde Istat 800069701. A quale Centro comunale di raccolta mi devo recare? Se il cittadino è residente a Firenze alla data del 9 ottobre 2011 si può recare a uno qualsiasi degli 11 Centri che saranno dislocati in tutta la città oppure al Centro principale presso l’Ufficio comunale di Censimento in via de’ Perfetti Ricasoli 74, telefono 0553282203. Orario: dal lunedì al venerdì 9.00-17.00, sabato 9.00 – 13.00. Entro quando devo restituire il questionario? Non c’è fretta! Fino al 21 novembre è possibile utilizzare uno dei canali di restituzione previsti (Internet, uffici postali, Centri comunali di raccolta).
Dopo quella data i rilevatori cominceranno a raggiungere le famiglie che non abbiano ancora risposto. Quando posso cominciare a compilare via web il questionario? Non c’è fretta! A partire dal 9 ottobre dovrebbe essere disponibile il sistema gestito dall’Istat per la compilazione via web. È il modo più semplice, comodo ed economico per la compilazione e può essere fatto almeno fino al 20 novembre. Basterà inserire la password stampata sul questionario ricevuto. In pochi minuti la compilazione sarà completata. Posso avere una ricevuta della compilazione? Sì.
Via web sarà rilasciata una ricevuta elettronica. Se il questionario viene riconsegnato all’ufficio postale (già compilato e in busta chiusa) verrà rilasciata cartacea. Lo stesso se consegnato a un Centro comunale di raccolta. Che differenza c’è tra la riconsegna all’ufficio postale e quella al Centro comunale di raccolta? All’ufficio postale è possibile solo consegnare il questionario in busta chiusa e ottenere la ricevuta. Non è possibile imbucare il questionario nelle cassette postali (anche perché così non ci sarebbe ricevuta).
L’ufficio postale non è tenuto a dare assistenza alla compilazione o informazioni dettagliate. Gli uffici postali possono ricevere questionari di cittadini di ogni parte d’Italia indifferentemente. Invece, il Centro comunale di raccolta potrà sia fornire informazioni e assistenza, sia fornire questionari non personalizzati a chi ne avesse esigenza, sia compilare insieme al cittadino via web il questionario, sia riceverlo in forma cartacea compilato e rilasciare la ricevuta. I Centri comunali di raccolta possono ricevere solo questionari di cittadini residenti a Firenze alla data del 9 ottobre. È già venuto un rilevatore a casa prima del 22 ottobre.
Cosa devo fare? Avvertire immediatamente l’Ufficio comunale di censimento via de’ Perfetti Ricasoli 74, telefono 055-3282203. L’ufficio è in grado di verificare se si tratta di un rilevatore statistico per altre indagini. In caso contrario potrà essere opportuno avvertire anche le autorità di pubblica sicurezza. Non far entrare in casa persone delle quali non sia accertata la qualifica. Non consegnare denaro o altro. Cosa rischio se non compilo il questionario?Non bisogna allarmarsi.
Sono previste sanzioni, ma solo in caso di esplicito rifiuto. A ogni difficoltà organizzativa o disguido si cercherà di porre rimedio da parte del Comune, cercando di limitare i disagi per il cittadino. Chi invece si rifiutasse o si sottraesse volontariamente al censimento, rischia l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 206 a 2.065 euro e la cancellazione dall’anagrafe della popolazione. Si tratta però di ipotesi estreme, che raramente si verificano.