Firenze– “Abbiamo trovato la Villa Medicea di Careggi nelle stesse condizioni in cui era nel 2004, quando la Regione ha acquistato il complesso dall’azienda sanitaria per oltre 15 milioni di euro. Se all’estero sapessero che la villa dove è morto Lorenzo il Magnifico, a pochi chilometri dal centro storico di Firenze, è in queste condizioni, ne sarebbero indignati”.
Il presidente della commissione di Controllo sul patrimonio regionale, Paolo Marcheschi (PdL), ha sintetizzato così i risultati del sopralluogo compiuto questa mattina all’importante struttura sulle colline fiorentine. L’acquisto da parte della Regione era legato ad un progetto specifico di conservazione, restauro e valorizzazione. L’obbiettivo era inserire la struttura nel sistema delle ville medicee, poi la destinazione è stata trasformata in una più generica “tutela del paesaggio”.
La villa avrebbe dovuto ospitare un corso magistrale della facoltà di architettura in materia, un museo, un centro di riferimento europeo. Ma di questa destinazione sono rimasti solo due uffici per Recep Enelc ed Uniscape, le reti europee, rispettivamente delle autorità locali e delle università, per lo sviluppo della convenzione europea sul paesaggio. I due uffici, chiusi al momento del sopralluogo, hanno sede in due strutture esterne al corpo principale della villa, concesse in concessione per 180 euro l’anno. Il progetto definitivo di restauro per l’intero complesso, curato dalla Sovrintendenza, è stato redatto lo scorso anno con una spesa prevista di 10 milioni di euro.
Entro quest’anno dovrebbe esserci il bando per un primo progetto esecutivo stralcio, per 2 milioni di euro, che servirà alla messa in sicurezza dell’immobile, con interventi sul tetto e sulle facciate. “E’ un primo passo – ha sottolineato il consigliere Marco Carraresi (Udc), componente la commissione – ma è necessario decidere che cosa vogliamo farne. Occorre un piano finanziario per i prossimi anni”. Il ministero sta lavorando per far inserire il sistema delle Ville medicee, presenti in provincia di Firenze, Pistoia e Lucca, nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
La Villa medicea di Careggi ne potrebbe fare parte, ma è necessario completare il restauro e renderla fruibile al pubblico. “E’ un bene importantissimo per la città di Firenze e per l’intera regione – ha rilevato Paolo Marcheschi – Dovremmo cercare anche finanziamenti privati, soprattutto all’estero. Ma soprattutto è necessario sciogliere il nodo della destinazione, coinvolgendo anche il comune di Firenze”. “La Commissione solleciterà la Giunta a prendere decisioni immediate – ha concluso il presidente - per evitare che beni di valore inestimabile possano subire crolli e per rivedere concessioni fatte a prezzi irrisori”. (dp)