FIRENZE– L’obiettivo è diventare, a livello regionale, il punto di riferimento per enti, associazioni e privati in tema di diffusione della cultura dell’accessibilità, intesa non soltanto come concetto fisico (abbattimento barriere architettoniche) ma anche culturale. Quindi, in generale, per migliorare la qualità della vita di tutti, non solo delle persone con disabilità. É il Centro Regionale di Informazione e Documentazione sull’accessibilità, che ha aperto stamattina il proprio ufficio presso i locali della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci.
L’iniziativa è il frutto della collaborazione tra Regione, Uncem Toscana, Provincia di Pistoia, Società della Salute Colline Metallifere e Alta val di Cecina, Articolazione Zonale della Media Valle del Serchio, Azienda U.S.L.2 Lucca Zona Distretto Valle del Serchio e Comunità Montane dell’Alta Val di Cecina, Colline Metallifere e della Media Valle. “Esperienze come queste – ha detto l’assessore al welfare Salvatore Allocca – in altri stati europei, specialmente quelli del nord, rappresentano non dico la regola, ma sono comunque molto più diffuse e presenti rispetto a quanto accade a livello italiano.
Dove comunque inizia a svilupparsi qualcosa di più significativo rispetto al passato. Sono cambiate le esigenze, la percezione del concetto di inclusione, in senso ampio. Diventa quindi necessario dotare il territorio di centri come questo in grado di fornire risposte concrete a richieste che, in tema di accessibilità, sono sempre più numerose. Ricordo, giusto per fare un esempio, che in Toscana è ancora esiguo il numero di Comuni che si sono dotati dei famosi Peba, i Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche.
Il Centro è stato creato anche per venire incontro alle difficoltà di chi ha il compito di redigere i piani”. “Con il centro di informazione e documentazione sull’accessibilità – ha dichiarato il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani – vogliamo offrire, a livello regionale, un importante servizio per dare ulteriori risposte alle necessità di vita indipendente di tutte quelle persone che si trovano in condizioni di disabilità e disagio. Le attività di supporto svolte dal Crid assumono ancora più rilievo per coloro che vivono in aree disagiate, rurali e montane, per le quali le difficoltà sono maggiori perché spesso mancano i servizi essenziali, o sono fortemente limitati rispetto a quelli presenti nelle aree urbane.
Il nostro obiettivo è quello di offrire a tutti i cittadini toscani un punto di riferimento regionale importante per promuovere la cultura dell’inclusione e del benessere ambientale, attraverso interventi di informazione e consulenza sia agli enti pubblici che ai privati cittadini”. I servizi offerti dal Crid sono gratuiti. Si possono consultare risorse, in formato digitale, su vari ambiti (superamento delle barriere fisiche, visive, uditive, cognitive ed emotive, ricerche e monitoraggi sul territorio, articoli di riviste specializzate, libri, riviste, tesi e pubblicazioni sui temi di interesse, legislazione nazionale e regionale, buone pratiche, prodotti facilitatori dell’autonomia a supporto della progettazione), viene offerta consulenza sull’accessibilità (edilizia, urbana, extraurbana, ambienti naturali, turistica e trasporti), su normativa e giurisprudenza in tema di barriere architettoniche, di sicurezza e comfort ambientale, di pianificazione su scala urbana, edilizia e ambienti naturali, su modalità di monitoraggio e lettura del bisogno.
Inoltre vengono periodicamente attivate ricerche o azioni di supporto locale per le Amministrazioni che ne fanno domanda. Il dialogo avviene attraverso uno sportello telematico (forum, e-mail e newsletter) mentre per gli incontri diretti occorre un appuntamento. Il CRID, grazie alla collaborazione instaurata con il C.E.R.P.A.-Italia Onlus, il Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità, fa parte del Criba network, la rete dei servizi di informazione e consulenza attivati a livello regionale (per ora, oltre alla Toscana, in Emilia Romagna e in Friuli Venezia Giulia).
Questo permette al Centro di poter contare sul supporto di tecnici specializzati, sulla cooperazione fra i diversi nodi della rete, sulla condivisione di conoscenze e di esperienze e sull’apprendimento reciproco. Analogamente a quanto avviene grazie ai tecnici della Provincia di Pistoia che possono avvalersi della collaborazione della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze. Federico Taverniti