Una tavolata davanti alla sede dell'azienda di trasporto dell'area fiorentina (foto di Nove da Firenze) per testimoniare una volta di più le perplessità dei dipendenti contro il nebuloso programma di privatizzazione. Il Bilancio, le promesse, gli auspici, il futuro dei mezzi, i possibili accordi. E poi il bando regionale, parte non parte, chi sarà dei giochi e chi vuol restare fuori. Ed ancora, soprattutto, il futuro dei dipendenti. Azienda pubblica, per ora, e serata pubblica, aperta ai cittadini che si sono avvicinati per firmare contro la privatizzazione e che intravedono in questo cambiamento di rotta una probabile perdita di funzionalità del servizio. "Un invito che abbiamo fatto alla cittadinanza, oltre a noi lavoratori c'è la gente comune - ha detto il coordinatore Alessandro Nannini, 50 anni compiuti proprio durante il presidio con ringraziamento ai ragazzi dei Cobas - non è una battaglia solo nostra, l'azienda è parte della città. Il 7 ottobre ci sarà un altro sciopero di 24 ore.
Noi perderemo lo stipendio, i cittadini subiranno dei disagi, ma dobbiamo unirci nella lotta. Non si sa ancora niente sul Bando regionale. Oggi durante un incontro con il presidente Filippo Bonaccorsi, che è il nostro referente istituzionale, abbiamo domandato se il Comune di Firenze abbia consegnato le deleghe per partecipare alla Gara, se vi sia la volontà di Matteo Renzi di partecipare sciogliendo i tanti dubbi. Ad oggi no. A questo punto chiediamo se si intenda andare verso una Azienda metropolitana, senza partecipare al bando regionale oppure verso una azienda regionale con partecipazione alla gara, ed in tal caso con quali intenzioni e criteri.
In merito le risposte sono sempre vaghe, anche per questo confermiamo lo sciopero" Presenti al presidio anche i consiglieri comunali Ornella De Zordo e Tommaso Grassi che più volte sono intervenuti nelle manifestazioni legate alla privatizzazione del trasporto urbano, offrendo solidarietà ai dipendenti e dichiarandosi sconcertati per le modalità in cui è stata e viene gestita ancora oggi la 'partita' su Ataf. Da una parte una Regione priva di fondi che scalpita per produrre un Bando di gara e dall'altra una comunità di intenti ostica a materializzarsi. Non si conosce il nome dei soggetti potenzialmente interessati all'eventuale acquisto e rilancio dell'impresa fiorentina (fatte salve ipotesi come l'interessamento da parte del colosso francese Régie Autonome des Transports Parisiens, già conosciuto per il sistema tramviario), né la reale volontà da parte dei Sindaci di conseguire o meno un risultato comune, fatta eccezione per le bozze di accordo uscite dagli incontri del CDA resta fondamentalmente inespressa la ratio dell'operazione. Ant Len