Firenze - “Subito la Città metropolitana integrata, quella vera, più vicino alla gente, ovvero Firenze più i 10 Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi, Sesto, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci, Signa. In tutto quasi 1000 abitanti se si contano quelli di Firenze più gli oltre 600mila dell’area” Lo dice il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani che già dalla prossima seduta farà una comunicazione sul tema e se troverà incoraggiamento da parte dell’assemblea di Palazzo Vecchio si proporrà per andare a parlare con i Comuni interessati, quelli che nel 2007 siglarono il protocolla d’intesa della Conferenza dei sindaci. “Lo strumento giuridico per andare avanti c’è già – ha detto Giani- ed è l’articolo 16 della manovra finanziaria che valorizza le Unioni dei Comuni a scapito delle Provincie.
Il quadro – aggiunge Giani- è ora più chiaro: ci sono le Regioni, i Comuni e le Unioni dei Comuni. La Toscana su questo ha già un disegno di legge avviato che divide il territorio in 35 ambiti. Firenze non può stare ferma e questa è l’occasione di fare l’Unione dei Comuni, gli 11, che sarà propedeutica alla realizzazione della Città metropolitana”. Questo significherebbe abbandonare definitivamente l’ipotesi dell’area vasta di Firenze, Prato e Pistoia che, secondo Giani “viene naturalmente meno anche con il nuovo assetto che scaturisce dalla manovra e che prevede l’abolizione delle Province.
Del resto la vera Città metropolitana non può che essere fatta da questi comuni – spiega il presidente del Consiglio comunale- che naturalmente già interagiscono, con cui si può parlare di raccolta integrata dei rifiuti, di trasporto pubblico. Per questo dico vera Città metropolitana perché così è fattibile”. Giani ha ribadito che l’area fiorentina si presenta come un sistema metropolitano policentrico, con identità locali forti e radicate, ma contrassegnato da un fortissimo grado di integrazione fra le sue componenti.
La Città metropolitana prevede anche un sindaco, quello di Firenze, e a rotazione anche gli altri”