“Trentasei consiglieri in Provincia su un territorio di un milione di abitanti non mi sembrano tanti. Prendono un gettone di presenza, non uno stipendio: sono più favorevole a una diminuzione degli assessori che dei consiglieri, perché in questi ultimi sta la rappresentanza politica”. È il punto di vista del presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, presente ieri sera alla Festa Democratica in occasione del dibattito “Niente trucchi da quattro soldi. Per il federalismo e una vera riforma degli enti locali”: con lui Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Davide Zoggia, responsabile nazionale Enti Locali del PD, Claudio Martini, presidente nazionale del Forum politiche locali PD.
“C’è da auspicare una riforma di tutta la filiera istituzionale, in vista di una razionalizzazione: per questo proponiamo la divisione della Regione in aree vaste e un’unica provincia metropolitana Firenze, Prato, Pistoia- aggiunge Barducci-. Il Pd deve essere in grado di fare una battaglia vera contro il governo che a suo tempo ha fatto del federalismo una bandiera ma si è dimostrato totalmente centralista”. “In vista di una riforma degli enti locali bisogna insistere su una visione organica del cambiamento, non si può togliere un pezzo senza prima ragionare su chi svolgerà determinate mansioni.- puntualizza Martini- In Toscana le province hanno molte deleghe: la Regione deve poter continuare a far legislazione non amministrazione attiva, così vogliono semplicemente far sparire dei servizi per i cittadini.
È necessario aprire un tavolo di discussione e valutare ogni opzione: di qui a sei mesi il Pd deve avere un progetto in campo”. “Indebolire gli enti locali vuol dire indebolire la democrazia.- sostiene Ricci- Sono stati proprio gli enti locali a ridare fiducia ai cittadini negli anni ’90, quando dalla politica non arrivava alcun messaggio positivo: sono stati loro a dare una spinta positiva all’Italia. Non si può cancellare il loro lavoro”.