Prato e Pistoia sono pronte a combattere insieme, con determinazione, la guerra contro il decreto che cancella le due Province. La presidente pistoiese Federica Fratoni e il pratese Lamberto Gestri si scagliano a testa bassa sulla manovra di Ferragosto. “E’ uno spot del Governo, confezionato come una lotteria, che non produce alcun beneficio immediato ma solo costi, legati a eventuali referendum e riorganizzazione”, afferma Fratoni. “Per Prato è i pratesi è un provvedimento inaccettabile che ci fa tornare indietro.
E non è una questione di campanile ma di servizi e uffici. E’ soltanto uno specchietto per le allodole, un danno vero per i cittadini”, rincara la dose Gestri. I due presidenti non ci stanno, chiedono modifiche radicali al provvedimento e chiamano a raccolta, per un incontro che si terrà il 29 agosto probabilmente a Prato, i parlamentari, il presidente della Regione e i sindaci dei Comuni capoluogo. Fratoni e Gestri in questi giorni si sono parlati spesso, stamani si sono incontrati a Prato.
“Abbiamo l’amaro in bocca, c’è la netta sensazione di aver tirato su il biglietto sbagliato della lotteria. Se si vuol rendere un vero servizio al paese questo provvedimento va rivisto di sana pianta – afferma Fratoni - Qualcuno a Roma ci deve spiegare perché deve essere salvata la Provincia di Sondrio che ha un capoluogo di appena ventimila abitanti, o alcune province della Sardegna, Regione a statuto speciale. Sono convinta che questo provvedimento presenti profili di incostituzionalità”.
I due presidenti sono pronti a discutere dei futuri assetti istituzionali – del resto in Toscana se ne sta parlando da tempo – ma non a partire da queste premesse. Non è un mistero che Fratoni veda bene un riassetto regionale fondato su tre grandi Province, mentre Gestri sia per lavorare prima di tutto su progetti concreti per lo sviluppo dell’area metropolitana. “La nostra autonomia è stata voluta dalla gente, i pratesi l’hanno conquistata dopo decenni di battaglie combattute insieme anche da forze politiche diverse – ha messo in evidenza stamani – In questo momento difficile e complicato per il distretto sia da un punto di vista economico e sociale sarebbe un errore tornare indietro.
Non è una questione di campanile ma di funzionalità di servizi per la comunità e per l’economia locale”. Tu cosa ne pensi? Commenta l'articolo