Documentari "green" al Clorofilla film festival da venerdì 5 agosto

A Festambiente (Parco della Maremma, vicino a Grosseto) fino al 15 agosto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2011 19:40
Documentari

Cinema “green” in Maremma. Dal 5 al 15 agosto nel Parco della Maremma (vicino Grosseto) il Clorofilla film festival apre le porte al documentario all’interno di Festambiente, manifestazione nazionale di Legambiente. La nuova “linfa” del cinema italiano parla chiaro: temi attuali come l’amianto, i rifiuti, il consumo di suolo, il recupero delle tradizioni e il vivere slow ma anche argomenti sociali o forti come l’emancipazione dei ragazzi di strada del Burkina Faso e il conflitto lacerante israelo-palestinese. Per undici giornate il cinema impegnato passa da qui - a pochi chilometri da luoghi incontaminati come la spiaggia di Collelungo o la costa dell’Argentario - proponendo alcuni lavori tra i più premiati nei festival: “Polvere – Il grande processo dell’amianto” di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller (5 agosto), “This is my land…Hebron” di Giulia Amati e Stephen Natanson (9 agosto), “Il suolo minacciato” di Nicola Dall’Olio (11 agosto), “Loro della munnizza” di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini (10 agosto), “L’età della pietra” di Federico Betta e Alessandro Genovese (10 agosto), “Un po’ di petrolio” di Nicola Angrisano (11 agosto), “Il colore del vento” di Bruno Bigoni (6 agosto), “Città slow” di Piero Cannizzaro, “Santa Fiora Social Club” di Simone Cristicchi e Andrea Cocchi (14 agosto), “Bakroman” di Gianluca e Massimiliano De Serio (15 agosto). Altri lavori come “Sentire l’aria” di Manuele Cecconello saranno proiettati a Ostuni, in Puglia, mentre un’appendice del Clorofilla è prevista in Sicilia, a Vittoria, nel mese di settembre.

Sempre a Festambiente si proietteranno i “corti alla clorofilla”. Per quanto riguarda i lungometraggi –dopo le proiezioni de “Il primo incarico”, “Into Paradiso” e “Tatanka” - il festival è ancora “work in progress”: le difficoltà organizzative legate anche al budget di soli 10.000 euro, hanno costretto a rivedere la struttura del festival in corso d’opera e a breve si conosceranno le ultime date dell’iniziativa con alcune novità importanti che ripagheranno dell’attesa e dei problemi incontrati nella chiusura della programmazione.

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