Domani, lunedì 1° agosto, si alza il sipario con la leggendaria, carismatica e folgorante pianista Martha Argerich affiancata da altri notevoli artisti quali Luís Bacalov, Michael Guttman, Néstor Marconi, Eduardo Hubert e la Camerata di Parigi che offriranno al pubblico la magia di Gardel, Villoldo, Padula e Piazzolla. Martha Argerich & friends offrono al pubblico del Tuscan Sun Festival un programma interamente dedicato al tango, nelle sue numerose sfaccettature. Genere musicale nato alla fine dell’Ottocento nelle zone periferiche e nei quartieri più emarginati di Buenos Aires e Montevideo, il tango ha acquistato col passare degli anni un’altissima risonanza a livello internazionale.
I brani in programma includono autori come Gardel, Villoldo, Padula e Piazzolla, che ha dato veste sia ‘popular’ che colta ai motivi tipici della musica urbana argentina; le musiche saranno eseguite da artisti del calibro di Martha Argerich, straordinaria interprete dalla versatilità e dal carisma inusuali, una delle più grandi ed eclettiche del pianismo del XX secolo; accanto a lei anche il violinista Michael Guttman, virtuoso belga, apprezzato dal New York Times per la “ricchezza di colori musicali e le sonorità dalla rara bellezza”.
Enfant prodige, Guttman è stato valorizzato da grandi interpreti, tra cui Isaac Stern e la stessa Argerich. È stato applaudito dalla critica internazionale per le sue incisioni che gli hanno permesso l’accesso ai più prestigiosi teatri del mondo. Altri ospiti di questo accattivante concerto anche Luís Bacalov ed Eduardo Hubert, nella duplice veste di compositori e musicisti che, pur legati stilisticamente al loro Paese, hanno vincolato il loro percorso artistico all’Italia. Ad essi si unisce Néstor Marconi, anch’egli compositore e musicista a Cortona, ritenuto uno dei più importanti bandoneonisti della scena musicale internazionale.
Gli artisti saranno accompagnati dai solisti della Camerata di Parigi, ensemble nato dall’amicizia di due violinisti esperti di insiemi barocchi e moderni: Michael Guttman ed Anton Martynov. Questo viaggio nel “popolare” si snoda attraverso vari percorsi che attingono tutti al folklore puro argentino, fonte di molta produzione musicale latino-americana e di svariate culture nazionali. I procedimenti compositivi del tango spaziano dalla pura citazione alla rielaborazione di ritmi e motivi melodici, all’uso di strumenti musicali e modalità di esecuzione che immergono l’ascoltatore nella cultura rurale e urbana, in un vero e proprio viaggio nell’universo del folklore di tradizione orale. Dunque un appuntamento da non perdere per la ricchezza e l’intensità di un programma tutto incentrato sul tango, genere musicale che dall’universo popolare si è elevato a musica d’arte, grazie anche a musicisti di grande talento, alcuni dei quali presenti sul palco del Teatro Signorelli per la serata d’apertura del Festival del Sole. E per la sezione ARTE, arriva Daniel Buren domani alle 17.30 inaugura un'opera site specific realizzata per il Tuscan Sun Festival.
Uno degli appuntamenti più importanti della sezione ARTI VISIVE è ospitato infatti appena fuori Cortona presso il Borgo Syrah - Tenimenti Luigi D'Alessandro (Località Manzano), storica e prestigiosa azienda vitivinicola a pochi chilometri da Cortona. E' qui che il 1 agosto ore 17.30 si tiene l'inaugurazione-performance dell'opera site specific (che rimarrà permanentemente) di Daniel Buren, "Camminare sull'acqua: lavoro in situ" del 2011. Daniel Buren (nato nel 1938 a Boulogne-Billancourt), artista internazionale di grande rilievo, il cui lavoro si denota proprio per un forte legame con gli spazi e il luoghi nei quali interviene, sarà presente alla vernice.
Con tale evento il Tuscan Sun Festival rinnova la sua sensibilità sull'arte contemporanea e lo fa nel modo più alto e incisivo. Ospite di Massimo D'Alessandro e Giuseppe Calabresi, grandi collezionisti d'arte, i quali hanno voluto fortemente, con la collaborazione di Mario Cristiani della Galleria Continua, la realizzazione di quest'opera da inserire nel Borgo Syrah appena restaurato, l'artista Daniel Buren presenterà il suo lavoro concepito in esclusiva. Si tratta del primo progetto che arricchisce il Borgo di un’opera d’arte, in questo caso una fontana, collocata in posizione baricentrica rispetto al complesso: incrocio tra le due strade pedonali più importanti, percorsi che forniscono la geometria a tutto l’insediamento.
Daniel Buren, artista francese di fama internazionale, ha pensato alla natura e all’architettura di questi luoghi: essi, articolati attorno ad una piccola corte, un impianto che proviene da secoli addietro, si affacciano sulla fontana, perciò su un segno d’acqua, elemento architettonico fondante di una cultura del lusso e del piacere. L’antico assetto delle diverse passeggiate, che articolano le geometrie del borgo, trova una doppia assialità nell’incrocio che si trasforma in acqua attraverso la fontana, essa stessa camminamento, elemento di continuità del percorso di cui fa parte.
Daniel Buren, noto per i sui interventi che spesso si fondono con l’architettura, progetta la fontana di Borgo Syrah e la realizza con i marmi tipici della Toscana rinascimentale. Tra gli altri materiali oltre ai marmi, il cemento, il ferrro e soprattuttol 'acqua, elemento fondante. La fontana appare sintesi concettuale di antica memoria per un fruire contemporaneo: passeggiare nella natura, ritrovare gli allineamenti di una natura disegnata dalle strutture nobiliari di un tempo ma ancora, nell’intersezioni degli antichi assi, essere riportati all’ordine dalla geometria perfetta dei marmi bianche e neri, commentati dal rumore dell’acqua. Laura Ruggieri