San Giovanni d’Asso si candida a diventare un nuovo centro termale nella provincia di Siena. Una decisione che è maturata nella redazione del Piano Strutturale e nel Regolamento Urbanistico del 2008 che giunge all’indomani del riconoscimento da parte del Ministero della Salute delle proprietà terapeutiche delle acque che sgorgano naturalmente alla temperatura di 29 gradi in località Bagnacci. «Dopo la comunicazione da parte del Ministero – spiega Michele Boscagli, sindaco di San Giovanni d’Asso – il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta del 5 luglio il regolamento stilato in collaborazione con la Regione per la concessione di ricerca e coltivazione delle acque termali.
L’amministrazione comunale di San Giovanni d’Asso - prosegue il primo cittadino - da oltre due anni si è adoperata grazie anche all’aiuto dell’Arpat di Arezzo e di altri soggetti privati per scrupolose analisi a campionatura per ottenere il riconoscimento di queste acque preziose per la pelle, per guarire da problemi reumatologici e per la fangoterapia. Virtù apprezzate anche da Pio II e dai pellegrini che anticamente percorrevano la Francigena e che venivano a Bagnacci a rigenerarsi».
Un riconoscimento che apre ora nuovi scenari per la crescita e promozione del territorio di San Giovanni d’Asso. «Entro pochi mesi il Comune indirà una gara per lo sfruttamento delle acque termali a fini terapeutici con un investimento privato poi da realizzare in loco. Quando sarà creato lo stabilimento termale questo potrà, almeno in parte, essere di accesso pubblico. Nel progetto di recupero che il vincitore della gara di sfruttamento delle acque dovrà obbligatoriamente realizzare - spiega il sindaco - ci sarà anche la ristrutturazione della vecchia vasca termale, una cava romana da dove fino a qualche anno fa sgorgava l’acqua naturalmente e che per definizione è stata la piscina naturale del sud della provincia di Siena.
Promuovere lo sviluppo termale oltre che la valorizzazione dei prodotti tipici e del nostro territorio è da sempre uno degli obiettivi di questa amministrazione – conclude Boscagli - e crediamo che affermare San Giovanni d’Asso come comune termale aprirà nuovi scenari per la crescita del nostro turismo e della nostra economia».