I consiglieri del Pdl Marco Stella e Stefano Alessandri hanno lanciato l'allarme sullo sprofondamento del lungarno Archibusieri. Dati alla mano, con le fotocopie a colori di uno studio svolto dall'Università fiorentina hanno elencato le aree geologicamente a rischio in cui i rilievi hanno evidenziato un cedimento annuo millimetrico ma significativo. Tra questi anche il 'passante Vasariano' lungarno Archibusieri da alcuni giorni oggetto dello stravolgimento della segnaletica ad opera della pedonalizzazione di Pitti e Tornabuoni. La discussione si gioca sul numero di veicoli che transitano, ora in senso contrario, sotto il primo arco del Corridoio Vasariano all'uscita della Galleria degli Uffizi, si tratta del primo tronco che poi si allaccia al ponte Vecchio. La replica dell'Assessore alla Mobilità e decoro Massimo Mattei è stata dura verso i "facili allarmismi" ed ha sottolineato che: "Con la nuova regolamentazione passano meno auto di prima".
Dalla presentazione dello studio emerge una necessità comune e condivisa cioè quella di arrivare alla pedonalizzazione anche di quel tratto di strada con la conclusione, paradossale, se si vuole, che a chiedere l'ampliamento della zona pedonale è ora il Pdl e Mattei si trova a dover rispondere "Non possiamo chiedere ai fiorentini anche questo sacrificio". La Soprintendenza ha chiesto al Comune di monitorare costantemente la situazione. Nove ha raccolto però la segnalazione del cedimento che interesserebbe la pavimentazione della strettoia in oggetto e siamo andati a fare visita al Circolo dei Canottieri che ha sede proprio nel seminterrato del tratto di strada incriminato. Il Circolo sorge all'interno di un vano interrato piuttosto ampio di proprietà del Demanio, concesso al Comune di Firenze e da questo dato in gestione ai Canottieri. Inutile dire che si tratta di un bene vincolato nel quale il gestore spiega "Per fare qualsiasi cosa dobbiamo prima avvertire la Soprintendenza". Chiediamo però a chi vive la struttura se vi siano reali problematiche legate alla tenuta dei soffitti a volta, se il traffico sovrastante sia o meno causa di infiltrazioni d'acqua o cedimenti. "Cedimenti o crepe, almeno a vista non ve ne sono - ci spiega il direttore della struttura - abbiamo però, ed è piuttosto evidente, il problema delle infiltrazioni d'acqua, quando piove fuori, piove anche qui dentro" Il soffitto dei locali è della Soprintendenza, ma la strada è del Comune "Esattamente e per questo occorrono tempi lunghi perché la Soprintendenza ci ha detto più volte che sarebbe inutile recuperare l'intonaco qui sotto se sopra non viene sistemato il lastrico ed opportunamente impermeabilizzato con uno strato di gomma" Pedonalizzazione, sensi di marcia invertiti, numero di veicoli in transito aumentati o meno, sembra però essere emersa una problematica reale che da anni vede lo stand-by della 'solita' burocrazia. Ant.
Len.