Firenze -Il Consiglio Comunale in serata ha approvato il bilancio previsionale 2011, che ammonta a circa 930 milioni, dei quali oltre 490 milioni per spesa corrente e il resto per investimenti. Il documento è stato approvato con 27 voti favorevoli della maggioranza di centrosinistra (Pd, Idv, Sel, gruppo misto), 8 i contrari (Pdl, PerUnaltracitta', Udc e Tommaso Grassi del Gruppo Spini). Lega Nord e Fli si sono astenuti. “Esprimo apprezzamento positivo per la decisione della Giunta di accogliere l’emendamento al bilancio presentato dalla maggioranza per il reintegro dei capitoli relativi ai contributi al sociale, alla cultura ed allo sport”.
E’ quanto dichiara il presidente della commissione cultura Leonardo Bieber (Pd) in relazione al bilancio approvato oggi in Consiglio comunale. “Un bilancio difficile - precisa Bieber- a causa dell’ingente riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato ma che riesce a garantire, anche grazie all’introduzione dell’imposta di soggiorno, standard qualitativi importanti per i servizi e le attività erogate dall’amministrazione . Come quinta commissione al momento dell’approvazione del bilancio, nell’esprimere parere positivo, avevamo proprio raccomandato di integrare in fase di assestamento o di variazione i capitoli di spesa relativi ai contributi alla cultura, allo sport e alle politiche giovanili.
Siamo quindi soddisfatti che la giunta abbiamo ascoltato e accolto la nostra raccomandazione”. Nell’espressione di parere la quinta commissione ha poi evidenziato la necessità di garantire disponibilità finanziaria per l’acquisto di libri per la Biblioteca delle Oblate e per tutte le biblioteche dei quartieri, nonché l’inserimento nel Piano Triennale degli investimenti il completamento definitivo dei lavori al cinema Alfieri. Anche per lo sport la commissione ha chiesto risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi cittadini nonché per la candidatura di Firenze Città europea dello sport 2012 e per la realizzazione di iniziative ed eventi legati ai mondiali di ciclismo 2013. “Il nostro è un programma realistico che intendiamo rispettare – ha detto Nardella – Intanto il piano non riguarda 69 ma 57 milioni di euro; e soprattutto rispetto allo scorso anno siamo in una fase diversa, più matura e avanzata, con trattative in corso che contiamo di chiudere”.
Altro tema importante, quello delle multe: “Non aumentiamo la previsione delle entrate rispetto allo scorso anno – ha sottolineato il vicesindaco - C’è semmai da chiarire che anche nel 2010 i verbali furono superiori alle previsioni, non certo per una politica persecutoria del Comune ma perché aumentarono le infrazioni: e questo dipende non dall’amministrazione comunale ma dai comportamenti degli automobilisti. Inoltre sono aumentate le sanzioni, che dipendono dall’adeguamento del Codice della Strada”. Nardella ha anche ripreso il tema dell’imposta di soggiorno, soprattutto rispetto alle critiche espresse dal centrodestra, ricordando che “l’imposta è stata introdotta da questo governo”.
E riguardo il tema delle tasse, Nardella ha sottolineato che “mentre a livello statale sono aumentate, il Comune con questa manovra non ha toccato imposte o tariffe”. Infine gli investimenti: “Abbiamo acceso mutui per 44 milioni di euro – ha detto Nardella – che serviranno alla spesa per l’istruzione, i trasporti e la viabilità, i servizi produttivi. E la spesa corrente, se si tolgono le voci ‘rigide’ (come i canoni Erp), è diminuita: per salvaguardare i servizi abbiamo scelto di risparmiare sulle utenze, le locazioni, il personale”.
“In questo bilancio, vi sono luci e ombre sia nell’ambito delle uscite che delle entrate – ha dichiarato il capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli -. La caratteristica più importante di un bilancio di una città, che non differisce poi molto da quello di un’azienda, è rappresentata dalla certezza delle entrate. Senza questo dato i conti non tornano. E oggi, in un momento in cui il mercato immobiliare è in profonda crisi, mettere la mano sul fuoco che verranno realizzati i proventi delle alienazioni dei beni immobili francamente mi lascia molto perplesso. L’altra entrata che necessita di essere certa per far quadrare i conti è l’ammontare delle multe che il Comune intende incassare nel corso di quest’anno: una cifra impressionante e moralmente discutibile.
Credo che il Comune avrebbe dovuto prevedere una riduzione di questa cifra grazie a un’attenta opera di informazione e di educazione dei cittadini. Al contrario, per il sindaco, è bene che i cittadini continuino ‘alacremente’ a non rispettare il codice della strada, perché questo è l’interesse dell’amministrazione. E in caso contrario sarebbe un vero e proprio disastro. Capisco che si agisca in stato di necessità, per la sopravvivenza, ma sinceramente, nonostante alcuni aspetti positivi, non me la sento di approvare questo bilancio ed ho per questo deciso di astenermi”. “Ho espresso voto contrario alla delibera del bilancio di previsione 2011 – ha dichiarato Massimo Pieri, del Gruppo Misto Udc verso PdN - .
Troppe le incertezze, vedi gli incassi previsti dalle alienazioni, che non danno concretezza a questo bilancio, in vista dell’obiettivo di avere un’idea fattiva e nuova di città, alcune forti perplessità (la destinazione direttamente in bilancio della tassa di soggiorno), e una insufficiente attenzione al sociale le principali motivazioni della nostra contrarietà. Il Comune di Firenze, nello scrivere i propri conti insomma non si scosta, neppure con questa giunta, da un andamento approssimativo e insufficiente per i bisogni dei cittadini.
A Firenze e ai fiorentini servono più fatti e meno parole”. “E' un'idea di città molto chiara, quella che emerge dalla lettura del bilancio previsione 2011 – ha dichiarato Ornella De Zordo, capogruppo de perUnaltracittà -. Una città che basa il suo bilancio su entrate incerte come le famose alienazioni per cui nel 2010 erano previsti nel triennio ben 110 milioni di euro e di fatto ad oggi hanno portato nelle casse del comune appena 8 milioni, e che nel 2011 vengono messi in entrata per 69 milioni.
Come si può prendere questo dato per buono? Incerto è ovviamente l'introito per la istituenda tassa di soggiorno, messa a bilancio per 10 milioni di euro, in relazione al secondo semestre dell'anno, su cui non vi è neppure certezza giuridica, finché non si scioglie il nodo del ricorso al Tar degli albergatori. Certo è invece l'indebitamento con le banche che ammonta a 500 milioni di euro a cui si aggiungono oltre 44 milioni di ulteriori mutui per2011. Probabili sono invece i 51 milioni di multe messi a bilancio, visto che 52 sono quelli incassati pr questa voce nell'anno 2010.
Se le entrate sono incerte, le spese confermano un indirizzo di gestione della città che non condividiamo. La città che si profila è una Firenze sempre più protesa verso grandi operazioni d'immagine che gravano sulle casse comunali, come le spese per il salotto buono del centro delle grandi griffes - via Tornabuoni in primis - o il nuovo progetto della Fortezza che vede ampliata e rafforzata la sua funzione di polo fieristico (al di là di ogni logica urbanistica), o ancora il nuovo Auditorium che anche per il 2011 costa alla collettività fiorentina 16,8 milioni di euro, che vanno a aggiungersi ai 35 milioni per cui si sono accesi mutui.
Una città che brucia in una notte (bianca) 200.000 euro da cui niente rimane sul suo territorio e che misura il benessere nei numeri che il concerto di MTV porta in Santa Croce o di quante magliette saranno vendute nell'Hard Rock Café che ha sostituito il Gambrinus. Una città vetrina che per il suo futuro punta sulla diffusione di un "marchio", sull'immagine luccicante capace di attrarre sempre più turisti, ma che necessariamente nasconde alla vista problemi, disagi e povertà. E' appunto una questione di scelte.
Come quella di risparmiare sul personale dipendente del Comune stesso per 4 milioni di euro. Lo sforzo che sarebbe necessario va secondo noi in altra direzione, quella dei servizi pubblici e sociali, del verde fruibile dalla popolazione, della protezione sociale, della lotta alle povertà vecchie e nuove, dell'accoglienza, della solidarietà. Nell'ambito delle emergenze sociali non si considera la situazione reale e ci si limita a dire che non si sono fatti tagli. Anche se così fosse, ma alcuni servizi in realtà sono stati tagliati, è evidente come non si riesca a fare fronte alle crescenti difficoltà di strati sempre più estesi di cittadini in sofferenza per una crisi che ancora deve mostrare gli aspetti più pesanti.
Allarmanti sono i dati sull'emergenza abitativa, con le 4.000 domande in lista d'attesa per una casa popolare, o sull'accoglienza, se abbiamo in città un numero elevatissimo di senza casa, fenomeno che non dispiega le sue potenzialità dirompenti solo grazie alle tanto esecrate occupazioni, in cui trovano un tetto ben 2000 persone costrette a una soluzione non certo voluta”. “Lo sforzo che vorremmo vedere – ha concluso la consigliera De Zordo -, anche a seguito dei sacrifici dovuti a una politica economica nazionale irresponsabile, dovrebbe disegnare una città che dia risposte ai bisogni delle donne e degli uomini che la vivono, e che non sacrifichi i suoi beni - materiali o immateriali - al mito dell'eterna crescita finanziaria, che è crescita solo per pochi e che non ha futuro secondo i principi più avanzati della nuova economia.
Non sono categorie né esigenze sovrapponibili”.