Nubifragi, temporali e bombe di acqua di notevole intensità nel pomeriggio del 5 giugno in gran parte dei territori della Provincia di Firenze. Gravi danni, disagi e criticità su strade, viali, edifici con cedimenti stradali e cadute di alberi. "Dal servizio meteorologico regionale - è la critica dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - nessun sentore di violenti temporali in arrivo, mentre le sale operative di protezione civile provinciale monitoravano cosa? Come ha funzionato la macchina dell’emergenza in Provincia di Firenze?".
Rifondazione Comunista, con una domanda d'attualità, chiede alla Provincia di Firenze di riferire sulle criticità riscontrate e un elenco dettagliato dei danni, nonché una prima valutazione sul funzionamento organizzativo degli interventi attivati sul piano della protezione civile e dell’emergenza. Il nubifragio di ieri a Firenze non e' una calamita' naturale imprevedibile per due motivi - spiega Vincenzo Donvito di Aduc, l'assocciazione per la tutela di utenti e consumatori immediatamente allertata dai propri associati danneggiati - - sulle cause: le previsioni metereologiche sono in grado di farci sapere con un certo anticipo cosa accadra' e, quindi, di organizzarci di conseguenza per ridurre il piu' possibile i danni.
Hanno le nostre autorita' preposte fatto tutto quello che avrebbero dovuto e potuto fare? - sulle conseguenze: una citta' in cui il deflusso delle acque chiare e' ben organizzato, la caditoie non sono ostruite, i lavori in corso sono fatti seguendo le norme di sicurezza piu' elementari, gli alberi sono monitorati, dovrebbe avere conseguenze limitate. A Firenze, domenica 5 giugno, non e' stato cosi' - continua Donvito - cosi' per la nevicata dello scorso 17 dicembre. E come per la medesima occasione, il Sindaco promette che fara' tuoni e fulmini per individuare i responsabili, far pagare loro il dovuto e rimborsare le vittime.
Non avremmo modo di non credere alla buona fede del Sindaco, ma siamo un po' scettici visto quanto accaduto, per l'appunto, lo scorso 17 dicembre: tra promesse e impegni, non ci risulta una persona rimborsata. Il 5 giugno, per fortuna, era domenica, quindi le conseguenze sui cittadini sono state limitate. Chi ha ricevuto un danno e' bene che non attenda le indicazioni dell'amministrazione, perche' non solo non ci saranno, ma a chi chiedera' i danni il Comune fara' sicuramente resistenza, come del resto fa in tutto quello in cui, pur avendo torto, difende l'indifendibile. Il metodo vigente e' “passata la festa gabbato lo santo”.
Ma se ognuno ci mette un po' di coinvolgimento civico, anche solo per far capire ai nostri amministratori che il loro impegno deve essere continuo e professionale, forse riusciamo ad invertire questa tendenza. Non basta solo dimostrarlo col voto, premiando o meno chi secondo noi fa bene o male, ma anche durante il mandato amministrativo i cittadini si devono far sentire, rivendicare i propri diritti e far pagare i responsabili. Il metodo, per il singolo cittadino, e' la messa in mora: raccomandata A/R in cui si fanno presenti i danni (possibilmente dimostrandoli) e si intima il pagamento entro 15 giorni" Anche il Mugello è stato colpito dal violento temporale che si è abbattuto ieri pomeriggio.
In sole 2 ore sono caduti circa 70 millimetri di pioggia che hanno provocato diverse criticità riscontrate sul territorio, principalmente allagamenti diffusi di strade, smottamenti, rami spezzati e caduti. Gli operatori della Protezione Civile Mugello hanno avuto un bel daffare, impegnati in particolar modo a mettere al riparo e trasferire la gente, in gran parte famiglie con bambini, che stava partecipando alla manifestazione “Tra Cielo & Lago” nell’area del lago di Bilancino, a Barberino di Mugello.
La violenta pioggia e il vento hanno in poco tempo creato notevoli disagi, impedendone il prosieguo: insieme alle altre forze dell’ordine, ai militari dell’esercito e all’aviazione che erano presenti alla manifestazione, le persone sono state fatte allontanare, messe al riparo sotto una struttura capiente e gradualmente fatte trasferire con tutti i mezzi a disposizione. Ancora, criticità si sono riscontrate su tutto il territorio con smottamenti, micro frane, allagamenti stradali e di terreni, che però non hanno causato particolari disagi, mentre a San Piero a Sieve ci sono volute molte ore per concludere un intervento in una grande cantina di vini che si era completamente allagata.
Sempre nel comune sanpierino, danni sono stati riportati dalle strutture dell’area sportiva. Nessun problema per quanto riguarda il deflusso delle acque del fiume Sieve e il reticolo idraulico della zona, che sono interessati da regolari e periodici interventi di manutenzione dell’attività di bonifica. Rami spezzati e caduti per il maltempo anche a Borgo San Lorenzo, dove gli operai comunali sono intervenuti per rimuoverne uno di grosse dimensioni sul viale Pecori Giraldi, nei pressi della rotonda. La situazione è migliorata in serata ed è costantemente monitorata, ma in considerazione delle previsioni meteo per i prossimi giorni resta lo stato di allerta.