Secondo la comunità cinese di Prato non sono cose da Paese sviluppato. I portavoce cinesi se la prendono con il sindaco che non ha proclamato il lutto cittadino, ma solo bandiere a mezz'asta in Municipio. La scorsa notte, infatti, durante il violento nubifragio che ha colpito la Toscana tre donne di nazionalità cinese hanno perso la vita dopo essere rimaste bloccate con la loro auto in un sottopasso . “La prego, a nome mio personale e di tutta la giunta, di esprimere il profondo cordoglio della Provincia alle famiglie delle tre donne, vittime del gravissimo evento avvenuto questa notte a Prato.
La giunta provinciale rivolge i medesimi sentimenti di cordoglio all’intera comunità cinese di Prato, colpita da una così dolorosa tragedia e auspica che questa occasione costituisca un momento di vicinanza tra la comunità cinese e quella pratese”. Questo il messaggio che il presidente della Provincia, Lamberto Gestri, ha inviato al console cinese di Firenze, Zhou Yunqi. In merito alla tragedia del sottopasso di via Ciulli il sindaco Roberto Cenni invece ha dichiarato: "Quanto è successo l’altra notte ci ha profondamente colpito e turbato.
Per testimoniare la vicinanza e la solidarietà ai familiari delle vittime, durante il consiglio comunale di giovedì in segno di lutto della città sarà tenuta a mezz’asta la bandiera di palazzo comunale e sarà osservato un minuto di silenzio. Tre donne hanno perduto la vita: è questo il dramma su cui porre l’attenzione ed è sulle cause di questa disgrazia che attendiamo gli sviluppi delle indagini. Per il rispetto che si deve al dolore dei familiari, respingo ogni strumentalizzazione politica.
Se non è stato proclamato il lutto cittadino è perché negli ultimi decenni l’amministrazione comunale di Prato non lo ha mai indetto, anche in presenza di altri fatti tragici che hanno colpito la nostra città. Ho telefonato ai familiari delle vittime, per esprimere la vicinanza e il cordoglio di Prato, ed ho scritto al Console e all'Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia per esprimere il dolore della Città". Ma anche a Firenze città il maltempo si è fatto sentire. Nelle prime ore di questa mattina, infatti, si è abbattuto sulla città un violento acquazzone.
La macchina della Protezione civile si è subito attivata: la zona più colpita dal nubifragio è stata proprio quella dell’Olmatello dove sorge il centro della Protezione civile. I sottopassi di viale XI Agosto-via dell’Olmatello e viale XI Agosto-via Perfetti Ricasoli erano allagati e quindi intorno alle 4:30 sono stati chiusi dalla Polizia Municipale. I vigili sono intervenuti anche in viale Belfiore: il sottopasso non è mai stato chiuso ma è stato interrotto l’accesso in via Guido Monaco perché la strada era allagata.
Il personale e i volontari della Protezione civile si sono quindi immediatamente messi in moto collaborando con Polizia Municipale, Vigili del Fuoco e Publiacqua per liberare i sottopassi: questi interventi si sono conclusi intorno alle 6:30. Altre verifiche sono state effettuate al sottopasso di piazza Dalmazia e in alcune strade, come via della Pietra, via del Pergolino e viale Redi. Alle 7 la situazione era comunque tornata normale. A Prato è massima l'attenzione del Servizio difesa del suolo e protezione civile della Provincia impegnato sul fronte dell’emergenza maltempo.
Complessivamente il reticolo idraulico provinciale ha retto, ma i violenti nubifragi della notte hanno danneggiato un tratto dell'argine del torrente Iolo, in corrispondenza di via Argine del Fosso, che mostra evidenti segni di cedimento. Oltre 40 i millimetri di pioggia caduta in due ore, con punte diverse in alcune zone della città: 102 a Galceti e 80 nel centro di Prato. Una portata di acqua consistente che ha messo a dura prova quel tratto delll'argine del torrente. Per il ripristino saranno necessari circa 300 mila euro.
I lavori che richiederanno una decina di giorni. Sull'argine si sta già lavorando alla preparazione del cantiere (taglio alberi, ripulitura eccetera) che impegnerà circa due giorni. Ogni ora gli operai interrompono per permettere il transito dei veicoli. La strada infatti in quel punto è molto stretta ed è l'unica via percorribile per raggiungere una decina di abitazioni. Probabilmente già da venerdì via Argine del fosso verrà chiusa al traffico, mantenendo delle finestre di percorrenza che saranno concordate con il Comune di Prato nelle prossime ore.
Il lavoro di ripristino consisterà nell'infissione di palancole nel terreno che serviranno a consolidare le spallette. Nel corso dei lavori si deciderà anche se procedere all'allargamento della strada, già stretta, che potrebbe restringersi ulteriormente visto lo spazio che sarà occupato dalle strutture di consolidamento e ringrosso dell'argine. I lavori saranno svolti in collaborazione con il Consorzio Ombrone-Bisenzio e alla Regione è già stata fatta opportuna segnalazione dei danni e degli interventi necessari. Nel resto del territorio provinciale ci sono state alcune piccole esondazioni di canali e torrenti, ma in campagna, senza alcun danno agli edifici.
Sul fronte del Montalbano però l'attenzione è stata puntata per alcune ore sul torrente Ombrone. Il Servizio di piena della Provincia, preposto alla sorveglianza idraulica dei corsi d’acqua, ha rilevato che in poco più di quattro ore il livello delle acque è passato da 50 centimetri a quattro metri, raggiungendo alle sei del mattino il livello di guardia. Ma l'emergenza è rientrata poco dopo. Chiusa per circa un'ora la regionale 66 in località Casa Rossa, al confine tra i comuni di Poggio a Caiano e Carmignano, a causa del ristagno delle acque.
Anche in questo caso la situazione è tornata normale con il graduale abbassamento della portata dell’Ombrone. “Sorvegliato” speciale anche il Bisenzio che però non ha risentito della quantità di acqua caduta. E l’amministrazione comunale di San Miniato, nel pisano, sta valutando la possibilità di richiedere il riconoscimento per calamità naturale. Le previsioni meteo per le prossime ore Per le previsioni meteo su Firenze clicca qui, per le previsioni meteo sulla Toscana, invece, clicca qui.